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Alla ricerca di Castore e Polluce.

Ascoli Piceno | Considerazioni semiserie sulle gesta dolciamare dell'Ascoli Calcio

di Federica Poli

Gelo, freddo e neve avrebbero costretto chiunque a desistere dall'andare alla partita oggi ma, lo sapete ormai, io sono forte, pimpante e resistente anche alle basse temperature, così, preso il coraggio a quattro mani, mi sono avviata al Del Duca.

Ovviamente, l'abbigliamento è di quelli per fronteggiare qualsiasi avversità climatica , non potevo, però, evitare di indossare il maglioncino comperato proprio ieri ed al quale avevo messo gli occhi addosso da circa un mesetto, e sopra il giubbotto antigelo con lo sbrinatore abbinato e sciarpona multicolore che tiene caldo ed è tanto alla moda. Il berretto? Sì ce l'ho ma mi scompiglia i capelli e preferisco evitare di regalare questa perla (la capigliatura non perfetta) ai fotografi di gossip e pettegolezzi!

Beh vi ho annoiato? Allora abbandoniamo il serio per appropinquarci al faceto. O viceversa?

Vabbè parliamo della partita ora. Arrivo allo Stadio e un ragazzo con un giubbotto nero e un cappellino bianco è sotto la curva e saluta tutti i tifosi, la mia vista fa scherzi o quello è panteranera? Ditemi che non è vero che se ne va! Ho letto nei giorni scorsi che il Pisa intende averlo a tutti i costi e l'Ascoli intende cederlo a tutti i costi. Allora l'accordo è stato raggiunto!

Ehi, pantera…Pantera mi senti – grido fino a farmi andar via la voce – pantera non te ne andare …resta con noi! Non mi sente! Non mi sente.. e state zitti voi fate parlare me che lo convinco io! – Ma lui ha lo sguardo "di chi ha già deciso". E così, la mia capacità di adattamento entra in stand by, "Ma tanto noi abbiamo sempre Ignazietto indiavolato che i gol li fa lo stesso". Tra un saluto, un abbraccio e l'altro ecco le squadre in campo. Ad onor di cronaca: oggi si gioca contro il Cagliari dei Dioscuri Castore Suazo e Polluce Zola ma a noi questo non fa paura.

L'Ascoli schiera già il neo acquisto Roberto soccorsodivino Colacone. Soccorso divino? Volete sapere perché? Aprite le orecchie, ora pulitele ben bene ed ascoltate cosa ho da dirvi: dopo due minuti dalla discesa nel verde praticello nonché dall'aver indossato la casacca a strisce bianche e nere, il signorino in questione battezza in rete una palla abilmente crossata da cavallopazzo Di Venanzio. 1 a 0. Se non è soccorso divino questo!
Mia nonna aveva ragione quando diceva che "chiusa una porta si apre un portone" infatti, avevamo appena salutato con le lacrime agli occhi (oddio non esageriamo, diciamo un po' rattristati) un uomo che ha contribuito alla conquista della serie cadetta et voilà abbiamo trovato subito il rimpiazzo!

Dopo appena pochi secondi ecco di nuovo un'azione pericolosissima del Picchio e, stavolta, magistralmente concepita dal centrocampo e dall'attacco bianconeri. Un batti e ribatti in area che ha fatto del portiere sardo Pantanelli un'insidia per Gigi Buffon. L'estremo difensore ha scongiurato il gol con tutti i mezzi in suo possesso: mani, piedi, gambe, naso ecc. La palla ha colpito anche la traversa su tiro di Mimmo Highlander Cristiano. Insomma non c'abbiamo capito nulla. Aspettiamo di rivedere l'azione in televisione e magari al rallentatore!

Il primo tempo continua con diverse incursioni ascolane in area avversaria e i Dioscuri di cui sopra, Suazo e Zola appaiono spenti e poco incisivi .

Poi, accade l'irreparabile, SuperPippo perde una palla a centrocampo e Polluce Suazo parte sulla sinistra, su di lui si fionda Inox Brevi ma manca sia giocatore che pallone, così, il rossoblù lancia la sfera verso l'accorrente Esposito che sembra solo, ma patagarru De Martis non può lasciare che segni un gol così elementare e che fa? Lo anticipa in maniera impeccabile! 1 a 1

Con la faccia affranta il sardo bianconero si getta a terra e sotroppoalto Micillo tenta di consolarlo, d'altronde penso di interpretare il pensiero di tutti i presenti nel dire che : Meglio un gol di uno dei nostri piuttosto che di uno di loro! Che poi questo sia stato segnato nella porta sbagliata che male c'è?

Secondo tempo con continue spinte (ricevute) dai giocatori marchigiani nell'area rossoblu ma l'arbitro Cruciani di Pesaro ha ben altro cui pensare. Non può certo preoccuparsi dei falli da rigore. Oggi l'argomento da studiare sul manuale dell'aspirante giacchetta nera di serie A è: la rimessa laterale. Il capitolo sui penalty non l'ha ancora ripassato. Quello dei cartellini rossi, invece, è un po' più fresco e perciò dopo un'entrata un po' troppo irruente ricorda a Sabato che è fuori tempo, "oggi è domenica caro e, quindi, vai a casa!".

Partita finita.

E i Dioscuri Castore e Polluce dove sono? Boh, a me pare tanto di aver visto Gaspare e Zuzzurro!

 

25/01/2004





        
  



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