Consiglio Comunale: interrogazioni e... risposte.
Fermo | Dichiarazioni del sen. Luciano Magnalbò, manutenzione dell'illuminazione pubblica, rotatoria del Tirassegno e altro.
di Luciano Bonfigli
Il consiglio Comunale di giovedì sera si è aperto, come annunciato, con una serie di interrogazioni.
La prima del consigliere Carlo Mancinelli era incentrata sulle dichiarazioni del sen. Luciano Magnalbò in sede di conferenza stampa, per le quali il sindaco Saturnino Di Ruscio sarebbe condizionato nella sua attività da non precisati "comitati di affari".
Il Sindaco di Ruscio ha risposto all'interrogante di rivolgersi direttamente al senatore Magnalbò perchè "non era in grado di rispondere".
Il consigliere Carlo Mancinelli ha annunciato che quanto prima interpellerà il senatore per sapere a che cosa e a chi si riferiva nelle sue dichiarazioni.
Sandro Vallasciani, consigliere dei DS ha poi interrogato l' Amministrazione per conoscere i motivi che hanno indotto il Comune ad affidare alla Asite srl, la società che gestisce i servizi del Comune, la manutenzione dell'illuminazione pubblica e la produzione del calore, considerato che la Società Asite non ha nè uomini nè competenze per portare avanti simili servizi.
L'assessore Torquati ha risposto che per ora l'Asite utilizza per gestire i servizi le stesse ditte che utilizzava il Comune cioè la Ditta "Segoni" e la ditta CPM.
Infine l'assessore Scendoni ha risposto ad una ulteriore interrogazione del consigliere Sandro Vallasciani sulla costruzione della rotatoria del Tirassegno, realizzata, poi demolita e poi ricostruita.
Secondo l'assessore le opere realizzate e poi demolite non erano state autorizzate dal Comune quindi eventuali maggiori costi andranno addebitati o all'impresa o al Direttore dei lavori.
Dopo lunga e animata discussione si sono approvate le modifiche ai regolamenti di Contabilità e a quello del Consiglio Comunale.
Infine si è solo iniziata la discussione sullo scioglimento della Societa "La Sapienza" di proprietà per l'1% del Comune e per il 99% dell'Ente Universitario Fermano di cui è presidente lo stesso Sindaco Di Ruscio.
Ai consiglieri di minoranza che lamentavano le scarse notizie sulla società il Sindaco rispondeva che "era meglio stendere un velo pietoso" visto che la società non aveva mai avuto un suo reddito e che i debiti ammontavano a ben 97.000 Euro.
I consiglieri di minoranza Cesetti, Compieta e Mancinelli replicavano duramente che "sui soldi dei contribuenti non si può stendere alcun velo, ma le responsabilità vanno comunque ricercate.
Intanto si è saputo che gli ex dipendenti della "Sapienza" tutti tecnici informatici, hanno costituito una nuova società la "Schianat" che si occuperà di informatica e sembra che erediterà gli impegni di lavoro con la biblioteca comunale.
Alle 24.40 il Consiglio è stato aggiornato a lunedì 1 marzo.
La prima del consigliere Carlo Mancinelli era incentrata sulle dichiarazioni del sen. Luciano Magnalbò in sede di conferenza stampa, per le quali il sindaco Saturnino Di Ruscio sarebbe condizionato nella sua attività da non precisati "comitati di affari".
Il Sindaco di Ruscio ha risposto all'interrogante di rivolgersi direttamente al senatore Magnalbò perchè "non era in grado di rispondere".
Il consigliere Carlo Mancinelli ha annunciato che quanto prima interpellerà il senatore per sapere a che cosa e a chi si riferiva nelle sue dichiarazioni.
Sandro Vallasciani, consigliere dei DS ha poi interrogato l' Amministrazione per conoscere i motivi che hanno indotto il Comune ad affidare alla Asite srl, la società che gestisce i servizi del Comune, la manutenzione dell'illuminazione pubblica e la produzione del calore, considerato che la Società Asite non ha nè uomini nè competenze per portare avanti simili servizi.
L'assessore Torquati ha risposto che per ora l'Asite utilizza per gestire i servizi le stesse ditte che utilizzava il Comune cioè la Ditta "Segoni" e la ditta CPM.
Infine l'assessore Scendoni ha risposto ad una ulteriore interrogazione del consigliere Sandro Vallasciani sulla costruzione della rotatoria del Tirassegno, realizzata, poi demolita e poi ricostruita.
Secondo l'assessore le opere realizzate e poi demolite non erano state autorizzate dal Comune quindi eventuali maggiori costi andranno addebitati o all'impresa o al Direttore dei lavori.
Dopo lunga e animata discussione si sono approvate le modifiche ai regolamenti di Contabilità e a quello del Consiglio Comunale.
Infine si è solo iniziata la discussione sullo scioglimento della Societa "La Sapienza" di proprietà per l'1% del Comune e per il 99% dell'Ente Universitario Fermano di cui è presidente lo stesso Sindaco Di Ruscio.
Ai consiglieri di minoranza che lamentavano le scarse notizie sulla società il Sindaco rispondeva che "era meglio stendere un velo pietoso" visto che la società non aveva mai avuto un suo reddito e che i debiti ammontavano a ben 97.000 Euro.
I consiglieri di minoranza Cesetti, Compieta e Mancinelli replicavano duramente che "sui soldi dei contribuenti non si può stendere alcun velo, ma le responsabilità vanno comunque ricercate.
Intanto si è saputo che gli ex dipendenti della "Sapienza" tutti tecnici informatici, hanno costituito una nuova società la "Schianat" che si occuperà di informatica e sembra che erediterà gli impegni di lavoro con la biblioteca comunale.
Alle 24.40 il Consiglio è stato aggiornato a lunedì 1 marzo.
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27/02/2004
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