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Si è costituito il Tavolo Quadrangolare per la Ricerca e l'Innovazione

| Seguirà i progetti di ricerca innovazione destinati alle imprese. Particolare attenzioni ai settori in crisi.

Si è costituito il Tavolo Quadrangolare per la Ricerca e l'Innovazione, che ha il compito di approfondimento e verifica dello stato di avanzamento dei Progetti di ricerca e innovazione, che vengono realizzati dalle Università marchigiane sulla base di apposite convenzioni con la Regione, con le risorse CIPE.

Vi partecipano, oltre alla Regione e ai rappresentanti delle Università, anche le organizzazioni imprenditoriali e i sindacati dei lavoratori.
I Progetti verranno quindi seguiti in stretto contatto con il sistema economico-produttivo-sociale, che è il principale destinatario degli stessi.

"Vogliamo affrontare in modo costruttivo le difficoltà che sta attraversando il nostro modello di sviluppo - ha detto Vito D'Ambrosio aprendo la riunione -  per costruire insieme un percorso per il rilancio dell'economia", ottimizzando le risorse che sono poche e "bisogna allocarle al meglio". L'obiettivo è soprattutto quello di accrescere la competitività del sistema.

Alla riunione hanno partecipato il vice-presidente Gian Mario Spacca e gli assessori Luciano Agostini e Ugo Ascoli.  Presenti i rettori dell'Università di Ancona (Marco Pacetti), di Camerino (Ignazio Buti), di Urbino (Giovanni Bugliolo) e per l'Università di Macerata, il prof. Michele Corsi e i rappresentanti delle categorie e sindacali.   

I Progetti finanziati utilizzando le risorse del CIPE ("scelta piena di significato", l'ha definita Spacca, sottolineando che in altre Regioni le risorse sono state destinate direttamente alle imprese)  sono complessivamente 55, per un importo di 6,470 milioni di euro stanziati da due  delibere CIPE (2,999 milioni con la delibera n. 36/ 2002 e  3,471 milioni con la n. 17/2003).

Nel dicembre scorso sono state sottoscritte apposite convenzioni per quelli relativi alla prima delibera. Progetti che sono già partiti e verranno conclusi entro giugno. Riguardano in particolare tre ambiti: l'innovazione nelle piccole e medie imprese, la tutela e il risanamento ambientale e il recupero e mantenimento dei beni architettonici e culturali.

Mentre, per quelli della delibera 17/2003, verranno presto stipulate convenzioni analoghe.
Nei 37 Progetti, una particolare viene riservata ai settori produttivi di specializzazione regionale, ai settori in congiuntura economica sfavorevole, nonché alla tutela e al miglioramento ambientale.

Ad esempio, alcuni, riguardano il settore delle calzature sia per individuare le nuove opportunità tecnologiche, organizzative e di commercializzazione.  Altri Progetti riguardano i distretti industriali e le loro necessità di infrastrutturazione, innovazione e competitività. Altri ancora, analizzano le politiche del trasporto pubblico, l'utilizzo di tecniche innovative nel controllo dell'inquinamento atmosferico e della tutela ambientale.  

16/03/2004





        
  



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