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L'Aquila: bella senz'anima. Alla Samb basta un super Esposito

San Benedetto del Tronto | La Samb supera per 2-1 gli abruzzesi ma nel finale trema.

di Veleno

E' stato un po' come giocare con il topolino. Il simpatico musetto appuntito ha saltellato un po' di qua e di là,s gusciando sotto i baffi del gatto rossoblu, che sornione ha osservato i suoi movimenti rapidi, impassibile, sonnacchioso, quasi indifferente. Poi d'improvviso, con due zampate, l' ha tramortito.

Al 17° Martini salta Morelli in piena area. Il difensore  lo trattiene: ingenuità terribile. Calcio di rigore sacrosanto. Esposito mette a segno la prima zampata. Passano appena sei minuti. Triangolo Kanyenegele-Esposito. L'attaccante rossoblu penetra nella difesa aquilana con una facilità incredibile, osserva il piazzamento di Sassanelli, punta l'angolo opposto e fa la doppietta. La seconda zampata fa annebbiare la vista al topolino aquilano che ora corre a vanvera, fino alla fine del primo tempo.

Il secondo tempo L'Aquila riprende coraggio, ricomincia a macinare gioco ma non riesce ad impensierire Aprea. Poi la Samb perde per strada Esposito, che esce per crampi, e anche Napolioni e Maschio, infortunatisi. Usciti tre pezzi da novanta il tasso tecnico della Samb scende paurosamente. Il centrocampo balbetta e L'Aquila prende decisamente le redini del gioco, ci schiaccia nella nostra metà campo.

E' un momento difficile,  superato con l'esperienza della difesa, ben guidata da Aprea. Al 90° però subentra la paura. Su azione di calcio d'angolo il nuovo entrato Fioravanti anticipa tutti e "spizza" la palla di testa. L'irriverente cuoio schizza sull'erba bagnata e riesce a passare tra una selva di gambe e finisce in rete. Gli ultimi minuti di recupero sono di ansia, un mimi triller. Per fortuna l'ultimo assalto aquilano finisce con un cross troppo lungo che supera la traversa.

E' andata anche questa volta e, a vedere bene, abbiamo sofferto più che con il Lanciano. L'Aquila è una squadra che gioca un buon calcio ed è bella da vedersi, ma è bella senz'anima. Non riesce a concretizzare tutta la mole di lavoro fatto a centrocampo. Come al solito sono i giocatori di classe che fanno la differenza. Un paio di numeri di alta scuola, vedi Esposito e Martini, ed il gioco è fatto. Poi puoi anche permetterti di giocare gli ultimi venti minuti dell'incontro senza Esposito, Maschio e Napolioni e con un Martini in debito di ossigeno.

Dopo questa vittoria possiamo continuare a sperare nei play off ma domenica prossima bisognerà vincere a Chieti sperando che il Lanciano azzoppi il lanciato Benevento e la Vis Pesaro fermi la Viterbese, poi si vedrà.

25/04/2004





        
  



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