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OGM: Serve maggiore trasparenza

| ANCONA - Luzi: "Una risposta alle domande dei consumatori che chiedono alimenti fortemente legati al territorio, senza organismi geneticamente modificati"

"Un'altra dimostrazione della necessità di garantire la trasparenza negli scambi commerciali attraverso adeguati controlli sui prodotti che arrivano nel nostro Paese dove è stata correttamente scelta la strada di assicurare l'assenza di contaminazioni nelle produzioni nazionali. Una risposta alle domande dei consumatori che chiedono alimenti fortemente legati al territorio, senza organismi geneticamente modificati, garantiti dal "campo alla tavola" e con informazioni trasparenti in etichetta".

Nelle parole di Giannalberto Luzi, Presidente della Coldiretti Regionale, il commento all'iniziativa di una trentina di attivisti di Greenpeace, che stamattina hanno fatto irruzione presso lo stabilimento Cereol di Ancona, appendendo due striscioni con le scritte "L'Europa dice no agli Ogm" e "No al cibo Ogm".

Dal 18 Aprile scorso, con l'obbligo di etichettare cibi e mangimi biotech, abbiamo uno strumento in più per garantire la trasparenza dell'informazione e la sicurezza alimentare ed ambientale dei cittadini.

Quello che ancora resta da fare –continua il Presidente Luzi –è assicurare un sistema di controlli che renda più trasparenti gli scambi e garantisca la completa rintracciabilità degli organismi geneticamente modificati che arrivano da altri Paesi. Si tratta di un tema importante e urgente, e Coldiretti si è da sempre battuta perché ritiene fondamentale garantire la libertà di scelta delle imprese e dei consumatori; grazie alla nuova normativa, i consumatori ora hanno un'arma in più per vigilare sui prodotti posti in vendita nei banchi dei supermercati e chiedere il ritiro dal mercato di quelli non rispettosi della nuova normativa di riferimento.

Gli Ogm importati o prodotti nell'Unione Europea dovranno infatti essere identificati con un codice che sarà trasmesso dagli operatori lungo tutta la catena alimentare e la loro presenza negli alimenti dovrà essere indicata in etichetta se superiore allo 0,9% (0,5% per quelli in corso di autorizzazione), mentre c'è divieto assoluto per gli Ogm non autorizzati.

La trasparenza e l'informazione del consumatore sono priorità che Coldiretti si è data: l'evento di stamattina non fa che confermare come questi obiettivi siano anche le preoccupazioni e le richieste della gente e dell'opinione pubblica.

14/05/2004





        
  



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