Un vecchio detto, che ripetono i nostri nonni, recita “sposa bagnata, sposa fortunata”. Non si sa se per esorcizzare una giornata bella che il tempo ci ha voluto rovinare, o, perché, forse tutti gli acquazzoni nel giorno delle nozze hanno annaffiato un amore che è fiorito nel corso degli anni di matrimonio.

Quel che conta è amarsi, poi che questo avvenga col sole o con la pioggia non importa. È proprio quello che hanno detto i reali di Spagna alla attesissima Boda Real di oggi, 22 maggio 2004, quando il Principe Felipe di Borbone e la fortunatissima, nonché invidiatissima, giornalista (ho qualche speranza anch’io!) Letizia Ortiz, hanno coronato (nel vero senso della parola) il loro sogno d’amore.

Eh sì, perché nulla hanno potuto le preghiere delle suore a scongiurare il brutto tempo e sulla penisola iberica si è abbattuto un temporale di quelli che si ricordano.

E Trieste, che vedeva affrontarsi l’Ascoli e la Triestina al Nereo Rocco, non ha voluto essere da meno e ha prenotato un bell’acquazzone con vento freddo dell’Est. Di tutto non erano stati avvisati né i duecento supporters bianconeri né i giocatori.

Ragazzuoli, noi siamo gente abituata al caldo e al sole, non potete presentarci a fine maggio cappellini e sciarpe! Vabbè pure questa partita la dobbiamo affrontare con la solita pazienza. E armiamoci di coraggio e sfidiamo anche il tempo.

All’andata gli alabardati ci rifilarono tre belle pappine che ancora fatichiamo a digerire. Ma oggi no. Oggi siamo prontissimi a sfoderare le nostre armi migliori. Intanto beccatevi Amodeo in attacco. Eh sì, scelta astuta del childebir de noantri che ha voluto stupire il nemico con mossa a sorpresa. D’altronde come farà Tesser a intesser una maglia per imbrigliare questo giovincello che neppure conosce?

Ad onor del vero anche noi non è che sappiamo proprio tutto di lui ma… ci fidiamo! A centrocampo rieccolo il nostro Braveheart Caracciolo che sostituisce l’Highlander Cristiano. Per il resto mi pare ci siano tutti gli altri eroi bianconeri.

La partita fa davvero venir sonno se non fosse per qualche Baù e qualche Parola di troppo mi addormenterei seduta stante. Quando poi, Braveheart decide di distruggere tutto ciò che ha davanti, e manda Baù in infermeria e si accanisce su Boscolo assistiamo proprio alle comiche. Il nostro Fabrizietto vuol tornare presto a casa perché ha fretta di riabbracciare la famiglia così ha scelto la via più breve: far rimanere la squadra avversaria senza alcun giocatore. Il primo tempo finisce con 0 a 0 da sbadiglio se non fosse per le alzate di ingegno di qualche singolo.

Secondo tempo. Micillo, a questo punto, reso edotto della noia mortale dell’incontro, decide prima di lanciarsi a sasso su Moscardelli e Cudini lasciando il bianconero a terra dolorante, e poi di prendere il gol dell’1 a 0 da Marianini. Il Micio, non contento, che fa?

Sente la mancanza di cavallopazzo e si trasforma in Fabietto Di Venanzio e comincia a correre sulla fascia, i compagni chiamano la neuro immediatamente, ma, la folle corsa del portiere con crisi di identità si ferma presto, e tutti tiriamo un sospiro di sollievo.

Mi ricorda tanto Ice Cejas il comportamento micilliano odierno. La partita ripiomba nell’oblio e nella pioggia più cupa. Al 43’ però Co.co.co ci regala una delle sue perle da collezione. Il bianconero non segna se non con prodezze balistiche da cineteca. 1 a 1. Ora posso tornare a ronfare e a dormire sonni sereni perché ormai ufficialmente siamo salvi.

Anzi sapete che vi dico? Non so se davvero la sposa di oggi sia fortunata, con tutta la pioggia che ha preso e col vestito praticamente rovinato, ma, sicuramente, per l’Ascoli possiamo fermamente sostenere che vale il detto “partita bagnata, partita fortunata”.