Mercoledì 26 maggio, conferenza stampa degli assessori Latini (ambiente) e Poli (lavori pubblici), con la partecipazione dell’on. Scaltritti e dell’ex assessore Emidio Camaioni. Tutti di Forza Italia. Luogo prescelto: la sala consiglieri del Comune, già oggetto di polemiche (e di un’interrogazione al sindaco da parte del capogruppo DS Giovanni Gaspari) nelle scorse settimane, per il fatto che il presidente del consiglio Giorgio De Vecchis (AN) ne avesse disposto la chiusura, su richiesta del gruppo consiliare di Forza Italia: accesso consentito strettamente ai consiglieri, previa richiesta della chiave. Vietato ai presidenti di comitati di quartiere o agli esponenti politici che non fossero consiglieri. Due volte vietato nell’attuale fase di campagna elettorale: disposizioni prefettizie appese in bella vista nella medesima sala “delle nebbie” (per i molti consiglieri fumatori, s’intende).

 

De Vecchis si è accorto della conferenza stampa (che riguardava misure contro l’inquinamento acustico) ed è intervenuto rimproverando i presenti per il doppio divieto infranto. Più decisa infrazione: delle norme antirumore, da parte dello stesso Gaspari, quando si è accorto a sua volta della presenza degli assessori in sala (Scaltritti era andato via per impegni). Dapprima alti lai, poi Gaspari ha protocollato una formale nota di protesta, indirizzata al presidente De Vecchis.

 

Vi si legge tra l’altro: “Le chiedo se per l’utilizzo sopramenzionato [della sala da parte dei presenti, n.d.r.] Le era stata fatta formale richiesta. Diversamente mi ritengo autorizzato nel continuare a credere che Forza Italia nella gestione privatistica della cosa pubblica intenda applicare per gli avversari le leggi mentre per i propri simpatizzanti ritenga di poterle interpretare. La prego di considerare questa mia come una formale nota di protesta, spero qualora non ci sia stata formale richiesta Lei voglia far sentire la Sua voce autorevole di Presidente di tutti e non ostaggio di un gruppo”.