Da lunedì 10 maggio entrerà in vigore un provvedimento in base al quale saranno ridotti i  posti letto nei reparti di Chirurgia, Ortopedia, Oculistica e Otorinolaringoiatria.

Stessa operazione è stata attuata nel reparto di Neurologia dove si è proceduto con una riduzione di 5 posti letto, nonostante tale reparto, nei primi tre mesi dell'anno, sia stato completamente occupato (tasso di utilizzo 98%).

Si potrebbe pensare che tale decisione, proprio perché così impopolare e  gravosa, sia stata presa in considerazione dalla Direzione Generale solo come ultimo appiglio per risolvere una delicatissima situazione di carenza di personale infermieristico e OTA.

In realtà la temporanea (??) riduzione di posti letto è soltanto il risultato di una gestione sprovveduta del gruppo dirigente dell'azienda che pare muoversi "senza meta, ognuno in una propria direzione".

Va detto infatti che non sussiste alcun impedimento legislativo all'assunzione di personale infermieristico. Questa grave situazione è l'epilogo di una mancata programmazione dovuta all'incapacità e/o alla sciatteria della Direzione Sanitaria.

Il provvedimento è quanto mai sciagurato perché colpisce proprio i settori trainanti del nostro ospedale. Non bisogna dimenticare che la Neurologia e l'Otorino sono i "reparti d'eccellenza" del nostro presidio e che la Chirurgia ha registrato nel corso del 2003 un aumento dell'attività e un'inversione di tendenza nella mobilità passiva.

Condividiamo la preoccupazione espressa dalla RSU aziendale che "la riduzione di letti dell'area chirurgica non risolverà assolutamente il problema, anzi, potrebbe crearne ulteriori e ben più gravi, per la difficoltà di collocare i pazienti in alcuni giorni della settimana".

Alle solenni dichiarazioni di battaglia contro presunte volontà di soppressione della ASL, preferiremmo più silenziosi atti concreti per far funzionare al meglio il nostro ospedale.

* segretario della sezione di base sanità "Ettore Sciarra" di San Benedetto del Tronto dei DS