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Domande senza risposta

Ascoli Piceno | Gli interrogativi dei tifosi ascolani per la mancata conferma di Ammazzalorso allenatore

di Federica Poli

Quante volte nella vostra vita vi siete posti domande che sapevate sarebbero rimaste senza risposta? Quante volte avete implorato qualcuno di concedervi un perché senza che questi si sia mosso a pietà? Oppure avete ricevuto spiegazioni confuse e contraddittorie?
Sono, purtroppo, momenti dell’esistenza di un uomo che tutti viviamo ed a cui dobbiamo soggiacere non per volontà nostra.
Mi trovo, ancora una volta, a scrivere dell’operato di una società di calcio, l’Ascoli, che tanto amo ma che, come ogni innamorato, mi dà gioie e dolori e, soprattutto, non dà risposte alle mie innumerevoli domande.
Vi ricordate il momento del cambio allenatore, quando Dominissini era in procinto di andarsene perché esonerato? Chi acclamavamo a gran voce per la successione al trono? Il caro Bepi, quel Pillon che ci aveva riportato il sogno della serie cadetta dentro le nostre case. L’angelo che ci aveva dato la gioia di una promozione diretta senza passare da inutili e sfortunati spareggi. Chi dimentica Perugia? O Foggia? Queste due località si propongono, ancora, negli incubi delle notti disturbate dell’ascolano doc.

Era novembre e un mio editoriale lo intitolai “Bepi per sempre”. Perché era lui che volevamo, o meglio era lui che ri-volevamo. Ma nulla da fare. La gestione dei bianconeri fu affidata all’italo argentino Aldo Ammazzalorso e scrissi “ E invece no, si sceglie Ammazzalorso, che merita rispetto da parte mia e di tutti quelli che alla casacca bianconera sono vicini, ma non chiedeteci per favore di amare per forza. Il compito del neo allenatore cinquantaduenne argentino sarà arduo, soprattutto, in questi momenti di pubblici proclami  di ritorno in serie A. come si può chiedere a quest’uomo che non ha mai allenato in B. addirittura la A?”
Erano questi i dubbi di una tifosa delusa dalla dirigenza della propria squadra del cuore.
Da novembre “tanta acqua è passata sotto i ponti”. Ci sono state le cessioni eccellenti di Savini e Fontana, poi si è sfiorato il baratro della serie C e d ora, a tre giornate dalla fine il Picchio, è matematicamente salvo. Aldo childebir (come lo chiamo in tutti  i miei articoli semiseri) è diventato uno di noi. Ha spezzato la cortina di ferro che si era creata, ha con la sua schiettezza conquistato il tifoso. È un uomo caratterialmente molto diverso dal veneto tanto amato, lui, più abruzzese che argentino le cose le dice in faccia. Sornione e corrucciato incute quasi soggezione ma, poi, sentirlo parlare riporta tutto nei giusti ranghi.
È uno di noi.
In breve tempo è diventato l’idolo della curva, ha avuto il suo inno e attestati di riconoscenza per aver fatto giocare al calcio una squadra cui nessuno, da gennaio, avrebbe dato credito. A chi ci dava per spacciati quando sudavamo freddo a un punto dalla quint’ultima vorrei rispondere con la classifica di oggi. Tutto grazie ad una persona che si è fatta rispettare che ha cercato di accontentarsi.
Quanti allenatori avrebbero accettato la cessione delle pedine migliori? Quanti allenatori avrebbero gradito rincalzi di giocatori prelevati dal campionato inferiore o, addirittura, in serie ancora più basse? E, soprattutto, quanti avrebbero concluso il campionato di B nella colonna sinistra del teleschermo?
Questa premessa per dirvi che Aldo childebir Ammazzalorso se ne andrà. Non per volontà sua, ovviamente. Dall’alto ci è giunta la notizia che il tecnico non verrà confermato a fine campionato.
Il trainer ha detto apertamente che rimarrebbe senza problemi, che non prenderà in considerazione le richieste giunte finchè l’Ascoli non avrà deciso per lui. Ancora una volta la dirigenza ci stupisce. Prima non lo volevamo e ce l’hanno imposto, ora lo desideriamo e ce lo portano via. Sembra quasi uno scherzo e spesso cerco sui quotidiani la smentita della ormai imminente dipartita. E invece mi costringono a leggere nomi di improbabili successori. Somma. Monaco. E chi più ne ha più ne metta.
Sembra quasi che ogni anno si faccia una scommessa con la sorte.
L’ascolano deve soffrire e come fare a costringerlo a notti insonni e a trasferte al cardiopalmo?  Cambiamo  in continuazione giocatori e allenatore con una sorta di rotazione che non piace a nessuno.
Prima era Traini la pecora nera, ora che se ne è andato a chi affibbiare il ruolo del cattivo? Perchè uno ci deve pur essere per comportamenti così al di fuori della norma!
Buoni o cattivi, la notizia è che Aldo Ammazzalorso non sarà più il mister dell’Ascoli per il prossimo campionato cadetto.
Vi chiederete: perché?
Mah, queste sono le domande che, purtroppo, rimangono senza risposta!

01/06/2004





        
  



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