Una diversa gestione del territorio che non dia spazio a urbanizzazioni poco equilibrate, e poi il no agli ogm, l'etichettatura obbligatoria delle produzioni, la promozione dei prodotti locali, l'attuazione della Legge di Orientamento. Sono i cinque punti della piattaforma che Coldiretti Ancona ha sottoposto in queste settimane all'attenzione dei candidati sindaci per le elezioni amministrative, che nella nostra provincia riguarderanno 35 comuni.

 

"Nel ribadire la nostra indipendenza dagli schieramenti politici, abbiamo voluto confrontarci con i futuri amministratori per ribadire le necessità del mondo agricolo, che sono poi strettamente legate a quelle dell'intera società - spiega il presidente Maurizio Monnati -, poiché tematiche come la sicurezza alimentare, lo sviluppo economico, la manutenzione del territorio, la difesa dell'ambiente sono patrimonio di tutti".

 

A cominciare da quelle relative all'urbanizzazione. "Troppo spesso l'ambiente e l'agricoltura hanno a soffrire di una programmazione urbanistica poco attenta - spiega Monnati - e ciò porta all'alterazione del territorio e al disordine edilizio. Comprendiamo le esigenze delle attività produttive, ma bisogna metterci in mente che occorre attenzione per evitare danni che si potrebbero ripercuotere anche sulle generazioni future".

 

Sul transgenico, Coldiretti Ancona ribadisce la propria contrarietà e invita i Comuni che non hanno già firmato la delibera per dichiararsi Ogm Free ad agire di conseguenza, come del resto richiesto dalla stragrande maggioranza dei cittadini. "Al tempo stesso, occorre continuare la battaglia per la rintracciabilità delle produzioni alimentari, con l'indicazione obbligatoria in etichetta dell'origine delle produzioni agricole - continua Monnati -, e, anche attraverso ciò, lavorare alla promozione delle tipicità, esaltandone i legame col territorio".

 

Sul fronte dello sviluppo economico e della tutela del territorio, Coldiretti Ancona chiede alle amministrazioni un impegno per la piena attuazione della Legge di Orientamento, che dà la possibilità di concludere con le imprese agricole dei contratti di collaborazione per assicurare ai consumatori informazioni e tracciabilità delle produzioni, o ancora di stipulare convenzioni finalizzate alla salvaguardia del territorio anche attraverso contratti d'appalto in deroga alla norme
vigenti.