Una inaugurazione non come tante. L’Eurispes, Istituto di Studi Politici Economici e Sociali fondato nel 1982, ha installato la propria sede regionale per le Marche a San Benedetto del Tronto, al primo piano del mercato ittico, con ingresso dal Museo del Mare, viale Colombo 96. Tutte le regioni italiane avranno una propria sede entro il prossimo mese di ottobre, come ha assicurato il presidente nazionale dell’Istituto, prof. Gian Maria Fara, giunto in città per l’inaugurazione e per l’“investitura” ufficiale del presidente regionale Camillo Di Monte.

 

Stamattina il taglio del nastro da parte del vescovo Gervasio Gestori, su invito dello stesso Fara, che ha poi spiegato la sua scelta raccontando della nascita dell’allora Ispes (l’odierna sigla è del 1993) “da chiacchierate sulla società della conoscenza con alcuni amici prelati, tra i quali uno che faceva la spola tra Italia e Polonia, prima che prendesse residenza in Italia... Eravamo negli anni ‘70”.

 

Fara ha inoltre salutato con particolare affetto il comandate dei Carabinieri Marche, il generale Antonio Rheo: “l’allora colonnello Antonino Rheo era comandante del Nucleo Ecologico dei Carabinieri ai tempi del primo rapporto Eurispes, quello sulle “ecomafie”, con il quale coniammo il termine, oltre ad analizzare il fenomeno”. Fara ha inoltre parlato della “strategia di territorializzazione” dell’Euripes, che nei prossimi anni porterà alla nascita di una sede per ogni provincia: “vogliamo riscoprire i territori e fare in modo che dal basso forniscano spunti di ricerca al nostro Istituto centrale. Con questo intendiamo creare una “rete di produzione di senso”. La società è sempre più complessa. Noi cerchiamo di fornire analisi complesse e di grande profondità”.

 

Sempre oggi (venerdì 11 giugno) l’Eurispes presenterà alle 15 presso l’auditorium del Comune un primo rapporto dal titolo “Quattro istantanee sulle Marche”, sui temi “Economia e lavoro”, “Qualità ambiente e territorio”, “Cittadinanza e stili di vita”, “I punti di crisi”. Ogni anno verrà pubblicato un “Rapporto sulle Marche”, come su ognuna delle altre regioni d’Italia, oltre che un rapporto nazionale e su vari altri argomenti.

 

Dopo il taglio del nastro il vescovo ha proceduto alla benedizione dei locali, auspicando, nel suo discorso, “che le ricerche e gli studi siano guidati da principi etici e centrati sull’uomo”. Sono intervenuti di seguito l’onorevole Gianluigi Scaltritti, il sindaco di San Benedetto Domenico Martinelli, il presidente della Provincia di Ascoli Piceno Pietro Colonnella, il vicepresidente del consiglio regionale Sandro Donati, il presidente della Camera di Commercio di Ascoli Enio Gibellieri.

 

I rappresentanti dell’Eurispes hanno ringraziato il sindaco Martinelli “per l’immediata e completa disponibilità ad accogliere il progetto”. Nel corso dei vari interventi è stata sottolineata l’importanza delle ricerche che l’Eurispes svolgerà, per la conoscenza del territorio e la possibilità di dare risposte immediate ai problemi. È stata anche annunciata una prossima ricerca sulla contraffazione dei marchi: “la nostra regione ha infatti un sistema produttivo basato sulla qualità e sui prodotti tipici” (Di Monte).

 

Alla cerimonia hanno anche partecipato le altre autorità cittadine, dal comandante della Capitaneria di Porto Alessandro Pajno, al comandante della caserma dei Carabinieri Luigi Dellegrazie, al comandante della Guardia di Finanza Raffaele De Chiara. E inoltre il candidato alla presidenza della Provincia di Ascoli Massimo Rossi e il presidente dei giovani industriali marchigiani Traiano Ruffo Campanelli. Secondo quest’ultimo l’arrivo dell’Eurispes è “un’iniziativa pregevole. L’apporto di Camillo Di Monte sarà sicuramente positivo. Come industriali abbiamo già avuto approcci di collaborazione e altri ne seguiranno”.