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Eurispes: primo rapporto intitolato “Quattro istantanee sulle Marche”

San Benedetto del Tronto | Presentazione all’auditorium del Comune di San Benedetto venerdì 11 giugno alle 15

di Giovanni Desideri

“Economia e lavoro”, “Qualità, ambiente e territorio”, “Cittadinanza e stili di vita”, “I punti critici” sono le “Quattro istantanee delle Marche”, primo quadro che l’Eurispes fornisce delle Marche, nel giorno dell’inaugurazione della sede regionale in viale Colombo 96 a San Benedetto del Tronto. La presentazione del rapporto è in corso all’auditorium comunale, ma i suoi contenuti sono stati diffusi tramite un comunicato stampa.
 
1) Economia e lavoro.
Nel rapporto si parla di economia marchigiana “sereno-variabile”, di sistema delle imprese che “tiene”, per il numero stabile di imprese tra primo trimestre 2004 e stesso periodo del 2003. “La provincia con il maggior numero di imprese è Ancona (40.795), seguita da Ascoli Piceno (40.296), Pesaro e Urbino (37.382) e Macerata (36.490)”.
 
Export. “Le Marche concorrono per il 3,1% alle esportazioni italiane”, ottava posizione in Italia: “dopo il boom del 2001 (+11,4%), le esportazioni registrano un –0,9% nel 2002, e un –3,4% nel primo semestre 2003, rispetto allo stesso periodo del 2002”. Difficoltà per il calzaturiero (-12,6%), l’abbigliamento (-4,3%), e il settore del mobile (-15%). La provincia di Ascoli Piceno “ha visto, sempre nel primo semestre del 2003, una diminuzione delle esportazioni pari al 14,6%”.
 
Occupazione. “Il numero degli occupati marchigiani, nel I° trimestre del 2004, si attesta sulle 619 mila unità; confrontando il dato con quelli dello stesso periodo degli anni precedenti (606 nel primo trimestre 2003, 603 nel 2002, e 592 nel 2001) si può osservare un incremento lineare, con un andamento molto simile alla situazione nazionale”.
 
Aziende irregolari. “Le Marche sono tra le prime dieci regioni d’Italia per irregolarità riscontrate nelle aziende ispezionate dall’Inps, occupando il terzo posto nella classifica nazionale. Nel solo 2002, su 3.991 aziende visitate, sono state rilevate ben 2.648 imprese che hanno violato norme contributive e amministrative (omissioni contributive, mancato rispetto della legge di collocamento della manodopera, mancata consegna del prospetto paga, etc.)”. Le Marche sono d’altra parte a metà classifica in Italia per reddito pro capite.
 
Infortuni sul lavoro. “Sono in totale 951.834 gli infortuni sul lavoro avvenuti in Italia nell’anno 2003 e denunciati all’Inail. In particolare gli incidenti mortali denunciati sempre nel 2003 in tutto il Paese risultano 1.311, con una diminuzione complessiva di 107 casi rispetto all’anno precedente. Nelle Marche si segnala un incremento da 41 incidenti mortali dell’anno 2002 a 53 del 2003, e in particolare l’aumento si registra in maniera più evidente nel settore Industria e Servizi (da 37 a 47), più lieve in Agricoltura (da 4 a 6). (…) Il dato è quindi preoccupante: nelle Marche si continua a “morire sul posto di lavoro””.
 
2) Qualità, ambiente e territorio
Per qualità ambientale le Marche vengono definite “una regione da primato”: “località rivierasche e dell’entroterra che si distinguono per qualità della vita e salvaguardia dell’ambiente, con un’offerta turistica all’altezza della domanda più esigente. In quest’ottica, l’indagine annuale della Fondazione Europea per l’Educazione Ambientale colloca le Marche al secondo posto in Italia, assegnandole ben 10 “bandiere blu”. Assegnate anche le bandiere “arancioni”: con 9 Comuni al top, le Marche sono seconde in Italia, precedute solo dalla Toscana. Il riconoscimento proviene dal Touring Club Italia e costituisce un vero e proprio “bollino della qualità” che certifica la vivibilità dell’ambiente”.
 
3) Cittadinanza e stili di vita
“Il 31,4% della popolazione marchigiana risulta in sovrappeso, dato equivalente a quello relativo all’intera popolazione italiana. I soggetti in soprappeso risultano particolarmente numerosi nelle fasce di età già mature: il 43,4% dai 45 ai 64 anni ed il 42,7% dai 65 anni in su. Per quanto riguarda la pratica sportiva va sottolineato che il 36,7% dei marchigiani non pratica alcuna attività sportiva; solo il 21,3% la pratica in maniera continua ed il 10,7% saltuariamente”.
 
Alcolici. “2 marchigiani su 3 apprezzano molto il vino ed è in crescita anche il consumo della birra. Le Marche, nel 2001, si collocano al secondo posto in Italia, per consumo di vino: il 66,4% della popolazione beve vino. Il consumo di vino nelle Marche dal 1999 al 2001 ha conosciuto un incremento (1,7%), in linea con la tendenza registrata in Italia, sebbene con entità inferiore alla media nazionale (4,9%)”.
 
Fumo. “Nelle Marche i fumatori e le fumatrici di età compresa fra i 15 e i 24 anni sono il 20,8%, cioè un quinto della popolazione dei giovanissimi, mentre aumentano al 38,1% nella fascia di età 25-34 anni; rappresentano il 30% nella fascia 35-44 anni, il 31,4% nella fascia 45-54, il 23,3% e il 10,2% rispettivamente nelle fasce 55-64 e 65 e oltre. Complessivamente dichiara di avere il “vizio” quasi un marchigiano su quattro (23,5%), mentre i non fumatori costituiscono il 53,5% della popolazione marchigiana, dato praticamente equivalente alla media nazionale. Nel 2001 i forti fumatori (più di venti sigarette al giorno) costituiscono il 10,1% della popolazione delle Marche, in aumento rispetto al 1999 (7,1%) ed in linea con la media nazionale. Gli ex-fumatori costituiscono il 20,9% della popolazione”.
 
Il rapporto parla inoltre di “Una regione mèta di pellegrinaggi e a forte connotazione religiosa.  Le Marche registrano un tasso di 5,7 parrocchie ogni 10.000 cattolici, collocandosi al terzo posto tra le regioni del Centro Italia per luoghi di preghiera. Approfondendo l’analisi si osserva però come le Marche occupino il quinto posto a livello nazionale per numero di religiosi (4,4 religiosi ogni 10.000 cattolici) e il settimo per numero di religiose (15 ogni 10.000 cattolici), il che indica che nella regione sono piuttosto diffuse, rispetto alla media nazionale, le vocazioni religiose. La regione Marche, con 103 santuari (il 5,1% del totale nazionale) si colloca fra le regioni con il più elevato numero di luoghi di culto mèta di pellegrinaggio. Nelle Marche si trova una delle mete religiose più frequentate d’Italia, il Santuario di Loreto, che nel 2001 ha avuto 4 milioni di visitatori”.
 
4) I punti di crisi
Droga. “Nelle Marche nel 2002 si sono rivolti ai Sert della Regione Marche 4.449 soggetti, nuovi e già noti. L’eroina risulta essere la sostanza di abuso primario per coloro che si rivolgono ai Sert (78,6%). Molto più bassa l’incidenza di soggetti che dipendono primariamente da altre sostanze: il 6% dalla cocaina (comunque in aumento rispetto all’anno passato), l’11,7% dai cannabinoidi. I decessi per overdose nel 2002 sono stati complessivamente 11: 8 maschi e 3 femmine, con una media d’età di 35 anni per i primi e 31 per le seconde”.
 
Reati. “Il distretto giudiziario di Ancona è tra i più efficienti d’Italia. Se a livello nazionale solo nel 2001 (81,9%) si è assistito ad un decremento della percentuale di denunce contro ignoti (nel 2000 furono l’86,2%, nel 1999 l’84,8%, nel 1998 l’83,4%), nelle Marche si è passati dal 72,3% di delitti commessi da ignoti nel 1997, al 69,2% del 2001 (il picco si è registrato nel 1999 con il 79,1%)”.
 
Privacy e sicurezza. “Nelle Marche sono 1.063 le intercettazioni telefoniche autorizzate dalla magistratura nel periodo che va dal 2000 al primo semestre del 2002. Comparando il primo semestre del 2000 e del 2002, si rileva che le richieste sono passate da 86 a 222, con un incremento del 158,1%; similmente il numero delle autorizzazioni concesse è passato da 198 a 239, con un incremento del 20%. Il dato 2002 vede dunque un forte aumento delle richieste di intercettazioni”.

11/06/2004





        
  



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