“È giustissima la scelta di cominciare da Porto d’Ascoli la riqualificazione del lungomare, piuttosto che dal centro di San Benedetto come proposto dalla sinistra. Porto d’Ascoli non ha mai avuto un luogo di aggregazione sociale e ne ha bisogno. Inoltre si tratta di una zona nella quale è più facile effettuare i lavori senza recare disturbo alla circolazione, per via dell’isola pedonale già esistente nella corsia est”. Così l’assessore all’urbanistica Leo Sestri il giorno dopo l’inizio del trasferimento di 55 palme a delimitare la pista ciclabile, lungo i 700 metri del lungomare di Porto d’Ascoli interessati dalla riqualificazione: “preludio” dei veri e propri lavori, dal prossimo 1 ottobre. La riqualificazione dovrebbe proseguire nell’ottobre 2005 su un ulteriore tratto di poco inferiore, fino all’Hotel Excelsior.

 

L’opposizione di centrosinistra contesta la mancanza di coinvolgimento della città. Risponde Sestri: “per venerdì prossimo è previsto un incontro con tutte le associazioni cittadine. La gran parte di esse le abbiamo già incontrate. Venerdì illustreremo soltanto la variazione che abbiamo apportato ultimamente: il “riempimento” delle terrazze a mare all’altezza delle spiagge libere con “giardini tematici””.

 

Un ulteriore dubbio sollevato dall’opposizione riguarda la mancanza di un progetto su tutti i quattro chilometri del lungomare. Sestri risponde in parte: “nel Piano Idea era già prevista la riqualificazione dell’intero lungomare. Il progetto di massima lo abbiamo anche illustrato ai quartieri. I progetti esecutivi verranno realizzati di volta in volta”.

 

In parte sopperisce una voce che circola da qualche tempo: quella della predisposizione di un piano particolareggiato nella zona del “Campo Europa”. Ovvero un project financing grazie al quale la riqualificazione di un ulteriore tratto sarebbe a carico dei privati, in cambio di qualcosa. Come per esempio la possibilità di realizzare “volumi”.