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Incontro dei candidati alla poltrona di sindaco della città di Ascoli Piceno

Ascoli Piceno | L'incontro è stato promosso e organizzato dal Resto del Carlino e il periodico La verità

di Federico Biondi

La sfida tra i candidati sindaci organizzata dal Resto del Carlino e dal periodico La Verità, svoltasi presso la sala Marco Scatasta del palazzetto della Comunicazione di Ascoli Piceno, ha visto la partecipazione di tutti gli schieramenti politici della città.
L’organizzazione, con un sorteggio iniziale, ha deciso l’ordine di risposta dei candidati sindaci al dibattito: Piero Celani il sindaco uscente e candidato sindaco per la casa delle Libertà, Nazareno Agostini candidato sindaco per la lista Liberal Sgarbi, Giorgio Rocchi candidato sindaco per L’Ulivo, Stefano Cannelli di Alternativa Sociale, Davide Aliberti per la lista civica Ascoli per Ascoli e Mauro Martini per il Popolo Ascolano.
L’incontro è iniziato con la presentazione dei candidati e per il rispetto della par condicio ogni candidato aveva due minuti di tempo per articolare il discorso. Dopo la presentazione, l’organizzazione ha presentato ai candidati la trattazione di tre importanti temi per la città: occupazione, traffico e parcheggi, e il caso SGL Carbon.

Ogni candidato aveva a disposizione tre minuti per rispondere ad ogni singolo argomento. Nella seconda e ultima parte dell’incontro le persone presenti in sala, dopo essersi preventivamente prenotate, potevano porre delle domande ad un singolo o ha tutti i candidati sindaci.
Alla domanda crisi economica e occupazione nel territorio Piceno, il primo a rispondere è stato Piero Celani lamentando una sofferenza economica del nostro territorio. L’emergenza occupazione non si è verificata improvvisamente ma è uno scotto che si paga per la mancanza d’interventi diretti, “soprattutto per l’uscita dalla zona Sasmenz – dice Celani e aggiunge– l’amministrazione comunale non ha specificità dirette”. È necessaria, per Celani, una collaborazione tra la Regione e la Provincia al fine di rendere appetibile il nostro territorio a società e aziende extraterritoriali. Ha ricordato alla platea che la sua amministrazione è andata incontro alle aziende, rendendo più agili servizi come lo smaltimento dei rifiuti industriali.

Nazareno Agostini è convinto che una giunta comunale non può risolvere il problema occupazione a meno che non prometta e accontenti le centocinquanta persone di turno. Ma la sua ricetta per risveglio economico della città è nel rivalutare il patrimonio culturale, artistico, monumentale e il lancio delle attività teatrali. Non manca un pizzico di polemica, “arti uguale indotto – dice Agostani – come l’università e i soldi che non abbiamo speso per farla”.
“Tre dati un’idea delle scelte” così esordisce Giorgio Rocchi. I dati sono, la degenerazione economica a cui i cittadini di Ascoli e del territorio sono andati incontro in questi ultimi anni. L’idea è un serio rilancio dello sportello unico per le attività produttive (dopo su questo tema Celani a ribattuto). Le scelte: come ha detto pochi giorni fa Montezemolo, il rilancio economico passa attraverso tavoli di concertazione dove i comuni, le province, la regione, lo stato, la comunità europea e le forze sindacali e dei lavoratori progettano il futuro della comunità.
Anche per Stefano Cannelli l’amministrazione comunale può far poco, e sostiene che il decadimento del commercio cittadino è dovuto alla scarsa attenzione delle passate amministrazioni alla valorizzazione del centro storico, e per quanto riguarda la zona industriale, ai mancati investimenti sulle infrastrutture per abbassare i costi per le aziende preseti e per quelle che potevano esserci.
“Senza fare miracoli, qualcosa ad Ascoli si può fare - dice Aliberti e aggiunge – adesso la città è senza un vero progetto di sviluppo”. Attacca l’amministrazione Celani per gli investimenti che non sono stati fatti per i giovani e sull’aumento dei costi dell’amministrazione pubblica.

Inquietante Mauro Martini, “Finché la classe politica ascolana sarà asservita alle lobbi economiche della città, Ascoli non farà un passo in avanti per favorire l’occupazione”. Mauro Martini spiega che il nucleo industriale a colpi di varianti (le zone industriali e artigianali possono essere adesso anche commerciali) ha innalzato il valore degli immobili favorendo così la dismissione delle attività produttive da parte degli imprenditori.
Molte le soluzioni, dai candidati sindaci per il problema del traffico e parcheggi nella città. Da sottolineare l’intervento di Agostini e Martini nel caso di riapertura al traffico di Piazza Arringo. Il peso dei servizi urbani o dei camion trasporto merci potrebbero far sprofondare il manto stradale di Piazza Arringo.
Per quanto riguarda l’Sgl Carbon, caso difficile e articolato, ha visto tutti d’accordo per una chiusura dell’azienda sempre dopo la previa riconversione della forza lavoro.

02/06/2004





        
  



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