A meno di due settimane dalla sua elezione con quasi il 70% dei voti alla coalizione di centro-sinistra, abbiamo intervistato il Sindaco di Giulianova Claudio Ruffini, oggi alle redini, di un Comune che ha bisogno di molti progetti prioritari per la città e di riflesso per i cittadini.

 

Idee chiare, cambiamento immediato e a lungo termine, riassunto in tre fasi, che hanno rappresentato il punto di forza della sua campagna elettorale.

Il suo programma?

Prima Fase: "Fronteggiare l’emergenza in materia ambientale, raccolta rifiuti, sensibilizzazione su quella differenziata, ridare decoro al sistema urbano, in particolare le aree verdi (arredo, piccole strutture per bambini) e riguadagnare visibilità della città con qualità."

Il sindaco Ruffini, ci ricorda che Giulianova non ha avuto la bandiera blu per questi aspetti trascurati.

 

“Inoltre una manutenzione straordinaria per la viabilità, marciapiedi, edifici scolastici adeguati a norma e impianti sportivi, ripristino piste ciclabile e isole pedonali”

 

Seconda Fase: " in questa fase non ci vogliono tanto le risorse finanziarie quanto la volontà politica, con gli strumenti che consentono al privato di fare; una prima variante al piano regolatore entro 6 mesi, il piano urbano del traffico entro un anno, come il piano spiaggia, e un progetto di marketing turistico per rilanciare la prossima stagione estiva.”.

 

Terza Fase: "E’ quella degli impegni che si programmano partendo da adesso e si realizzano nel corso del tempo, anche oltre i 5 anni.

Interventi sulle infrastrutture, riqualificazione del palazzetto dello sport e delle strutture circostanti. Un nuovo edificio scolastico in paese e l’ampliamento di quello della zona Orti.

Un cavalcavia che rende accessibile la zona spiaggia, e un sistema di raccolta acqua piovana.

Rifacimenti d’asfalti e del lungomare nord."

 

Si…ha lasciato una situazione disastrata, ed è stata “mandata a casa” 6 mesi prima.

 

"Istituiremo un ente manifestazioni con la partecipazione delle stesse associazioni culturali, poi faremo un assessorato scelto dal mondo del volontariato e quindi daremo a questo la delega alle politiche sociali.

Ciò rappresenta una novità perché non sarà scelto da me o dalle forze politiche ma dalle associazioni di volontariato."