Gli epidemiologi dell’Iniziativa globale per l’eradicazione della polio hanno lanciato nei giorni scorsi un grave allarme, ammonendo che l’intera regione dell’Africa centrale e occidentale è sull’orlo della più grave epidemia di polio degli ultimi anni.

 

L’allarme segue la conferma, ricevuta oggi, che lo scorso 20 maggio un bambino è rimasto paralizzato dal virus nella regione sudanese del Darfur, dove non si registravano casi da più di 3 anni. I

 

l virus è geneticamente simile a quello che, negli ultimi mesi, si è diffuso in Ciad dal nord della Nigeria, da dove lo scorso anno è ripresa la diffusione della malattia, dopo la sospensione delle campagne di vaccinazione per controversie sulla presunta sicurezza del vaccino.

 

I dati epidemiologici mostrano che il virus continua a diffondersi nella regione con una rapidità allarmante: oltre alla ricomparsa in Sudan, nel 2004 la polio ha colpito in Africa centrale e occidentale un numero 5 volte maggiore di bambini di quello registrato nello stesso periodo del 2003.

 

Nella sola Nigeria, lo scorso anno sono rimasti paralizzati dal virus 197 bambini.

 

Agli inizi del 2003, la polio era presente solo in 2 paesi dell’Africa sub-sahariana; oggi, il virus si è diffuso in 10 paesi in cui era stato debellato e l’Africa registra il 90% dei casi mondiali di polio. Gli epidemiologi temono che il prossimo autunno – la stagione in cui maggiori sono i rischi di diffusione del virus - una grave epidemia potrebbe lasciare migliaia di bambini paralizzati per tutto il resto della loro vita: in Africa centrale e occidentale, e in particolare nei paesi confinanti con la Nigeria, meno della metà dei bambini risultano vaccinati contro la polio.

 

Per scongiurare tale minaccia, gli esperti ritengono necessarie, tra ottobre e novembre prossimi, una serie di massicce campagne di vaccinazione tra loro sincronizzate, da effettuare in 22 paesi della regione per vaccinare oltre 74 milioni di bambini.

 

“Queste campagne di vaccinazione potrebbero scongiurare una grave tragedia per la salute pubblica - ha affermato il Direttore Generale dell’UNICEF Carol Bellamy - Ma, per essere efficaci, esse devono godere di un forte sostegno da parte delle comunità locali. La priorità, perciò, dovrebbe essere accrescere in tutta la regione la partecipazione delle comunità alle attività di vaccinazione antipolio. Molte famiglie devono essere ancora rassicurate contro le dicerie sulla sicurezza del vaccino antipolio diffusesi dal nord della Nigeria”.

 

L’Iniziativa per l'eradicazione della polio vede uniti nella lotta al virus UNICEF, OMS, Rotary International e il Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie: dal 1998 oltre 3 miliardi di dollari sono stati investiti per eradicare la malattia a livello mondiale; per rispondere a questa nuova, preoccupante emergenza saranno necessari altri 100 milioni di dollari, 25 dei quali sono urgentemente neccesari per avviare le campagne di vaccinazione durante il prossimo mese di agosto.