Se vi capiterà di passare di fronte alla concessione n 2 (Chalet Da Luigi) a San Benedetto in questi giorni, sicuramente non potrete non notare le aiole coperte da un consistente manto erboso che dona all’ambiente circostante, un effetto di pulizia e ordine.

Come ci ha detto lo stesso Carlo Giudici, uno dei proprietari dello chalet:”Qualsiasi manutenzione non di pertinenza dello chalet ma del circondario di proprietà pubblica antistante la struttura demaniale, necessita di una manutenzione costosa in termini economici e di risorse umane”.

“La mia proposta è di affidare, entro parametri coordinati, per una sinergia d’immagine comune, alle stesse strutture questo compito”.

“Avere la possibilità di asfaltare il marciapiede, curare il verde (oleandri, manti erbosi…), significherebbe, primo, avere l’immagine del lungomare e qualità della spiaggia migliorata, con un beneficio della città, della comunità turistica e sambenedettese, secondo interesse da parte del manutentore (il gestore), ad avere uno sgravo fiscale delle tasse, che si, sono dovute e in crescita, ma ciò rappresenterebbe un beneficio per tutti.”

Giudici ha tenuto a precisare che le migliorie apportate all’esterno dello chalet in luogo pubblico, sono state tutte a carico del bilancio della struttura.

Nello specifico è stato messo un manto erboso per coprire le aiole di palme e piante; il tutto è stato realizzato con la collaborazione di Giuseppe Traini titolare dell’agenzia Ecoservice, che ci ha dato alcune caratteristiche tecniche del prodotto utilizzato.

“Il prato utilizzato è specifico per l’ambiente marino, non viene intaccato da siccità e salsedine e può resistere ad inondazioni marine. Sono zolle prevegetate sempre verdi 12 mesi all’anno anche di inverno, e si imbruniscono solo nel caso di un temperature particolarmente rigide, comunque torna verde con i primi caldi. Il costo si aggira sui 20 euro al mq”.

La proposta del verde e del decoro in riva al mare è sicuramente da prendere in considerazione da tutti, amministrazione comunale e gestori, e come succede in questi casi l’aver buttato per primi il “sasso” rappresenta un esempio da seguire.