Una mappa delle barriere architettoniche e dei servizi ai portatori di handicap. In un secondo momento un piano per migliorare la situazione esistente (anche attraverso un marchio di qualità), allo scopo di migliorare l’accoglienza turistica nei confronti dei portatori di handicap. Sono i contenuti del “Progetto Vacanze Senza Barriere”, promosso dal consorzio Copnet e dall’associazione no-profit Euromediterranea in collaborazione con la Comes Srl, cui hanno aderito i Comuni di San Benedetto del Tronto, Acquaviva Picena, Cupra Marittima, Grottammare e Monteprandone. Un progetto che potrebbe inoltre creare occupazione qualificata in questo speciale ambito, attraverso la costituzione di un’apposita agenzia.

 

Ogni anno in Italia i “viaggiatori con esigenze speciali” sono oltre 850 mila. Circa l’11% della popolazione adulta è classificata come disabile (5 milioni di disabili fisici, 5,7 milioni di persone che vivono con un disabile, 2,4 milioni di famiglie con un componente disabile, 1.121.000 persone con invalidità motoria: dati del 2000 raccolti dall’Enea, direzione generale turismo).

 

Il consorzio Copnet di San Benedetto gestisce i centri diurni per portatori di handicap Biancazzurro, Casa Famiglia, Cediser, cooperativa l’Oleandro. L’associazione Euromediterranea di Castorano è un’associazione che realizza studi politici, economici e sociali, con particolare riferimento allo sviluppo sostenibile ed etico dei soggetti economico-sociali (per i quali predisposizione e registra marchi di riconoscimento della sostenibilità e dell’eticità). La Comes di San Benedetto fornisce consulenza alle imprese e agli enti pubblici.

 

La presentazione dell’iniziativa è avvenuta venerdì 4 giugno presso il Comune di San Benedetto. Il presidente della conferenza dei sindaci dell’Ambito Sociale 21 Pasqualino Piunti (vicesindaco di San Benedetto, Comune capofila) ha definito il progetto una “scelta di civiltà, che potrebbe generare un circolo virtuoso sui due fronti dell’accessibilità e della promozione turistica. Per questo, in una seconda fase, coinvolgeremo anche i nostri rispettivi assessori al turismo”.

 

Maria Luisa Ciarrocchi (presidente della cooperativa l’Oleandro) ha fornito tempi e costi del progetto: “entro il mese di luglio contiamo di fissare i parametri che utilizzeremo per la valutazione dell’accessibilità e dei servizi ai disabili presenti nei territori dei Comuni che hanno aderito. Da settembre avvieremo il monitoraggio sul territorio. Al termine realizzeremo un “quaderno dell’accessibilità”. Infine inviteremo enti locali e soggetti privati a migliorare la situazione”.

 

La spesa prevista è di 25 mila euro: 15 mila richiesti alla Regione Marche (che in precedenza ha riconosciuto la qualità del metodo operativo dell’Ambito Sociale 21 proponendolo come modello a tutti gli altri), 10 mila erogati dai Comuni e dai privati coinvolti.

 

Per Giuseppe Marconi (cooperativa l’Oleandro, consigliere comunale di Grottammare) si tratta anche di “una sollecitazione del pubblico nei confronti dei privati affinché migliorino l’accessibilità ai luoghi pubblici presenti sul territorio”. Emidio Albanesi (vicedirettore della Comes): “spesso i cartelli che segnalano l’accessibilità ai portatori di handicap sono solo virtuali. Cercheremo di renderli effettivi”.

Secondo Gabriele Marconi (vicepresidente Euromediterrranea) “sarà molto importante sensibilizzare gli operatori turistici su questi temi. Pubblico e privato dovranno considerare le persone diversamente abili una risorsa e non un ostacolo. Questo progetto può essere utile per destagionalizzare il turismo, con arrivi dall’Italia e da tutta Europa”.

 

Alla presentazione hanno partecipato anche la direttrice della cooperativa Copnet Lucia Albano, il vicesindaco di Grottammare Cristina Costanzo (“all’interno dell’Ambito abbiamo lavorato con perfetta unità di intenti, indipendentemente dal colore politico delle amministrazioni coinvolte”), l’assessore alle politiche sociali del Comune di Monteprandone Luigino Calvaresi (vicepresidente dell’Ambito 21).