Eclatante lo sviluppo delle indagini esperite dalle Fiamme Gialle del Comando di Fermo a seguito dell'operazione risalente nel novembre 2003. L'operazione era scaturita a seguito di un'incisiva attività di intelligence  che avevano interessato una vasta porzione del territorio compresa tra il fermano ed il maceratese. Al termine erano state segnalate alla Procura della Repubblica di Fermo  diverse persone, tra loro unite da vincoli di parentela e collegate alla figura chiave  di C.L., imprenditore del settore già indagato in passato per analoghi reati.

Dietro il paravento di legali attività imprenditoriali operanti nel settore delle calzature, i soggetti avevano tessuto una vasta organizzazione di cosiddetto lavoro nero con una consequenziale rilevante operazione di ogni tipo di imposte, utilizzando numerosissimi lavoratori a domicilio, nonchè lavoratori extracomunitari privi del permesso di soggiorno.

Le perquisizioni locali che avevano interessato diverse aziende in Umbria, in Puglia e nelle Marche, portavano al reperimento e sequestro di una notevole quantità di documentazione di particolare interesse investigativo (oltre ad alcuni PC, utilizzati per la gestione delle attività illecite, numerosi cd-rom, e due hard disk rimovibili allo scopo di eludere le eventuali ispezioni ed i controlli ordinari).

Nel corso dell'operazione, inoltre, era stata individuata la presenza di quattro cittadini extracomunitari privi del permesso di soggiorno, nei cui confronti erano scattate immediatamente le procedure di espulsione dal territorio nazionale. Il servizio, iniziato nel mese di novembre 2003 aveva visto il coinvolgimento di circa trenta unità tra agenti della Guardia di Finanza di Fermo e San Benedetto, e della Polizia di Stato, impegnata anche con le unità cinofile di Ancona. Sono stati inoltre utilizzati sofisticati strumenti informatici e metal detector per l'individuazione di armi.

Ed oggi, la Guardia di Finanza di Fermo, al comando del Tenente Vito Sinforoso, raccoglie i frutti del meticoloso lavoro di ricostruzione degli accadimenti aziendali del gruppo di imprese coinvolte nell'indagine, per le quali sono interessate 7 persone. Tutte le previsioni formulate dalle Fiamme Gialle, formulate sull'ingente danno arrecato all'erario hanno trovato conferma.

Il gruppo di aziende del settore calzaturiero che operavano in evasione dei contributi previdenziali ed assistenziali è stato quindi individuato in tutta la sua consistenza. L'ammontare dei contributi non versati nell'arco di cinque anni ammonta a circa 900.000 euro per una delle aziende del gruppo, inoltre è stata accertata anche l'omessa presentazione della dichiarazione dei redditi per un'evasione ammontante a circa 80.000 euro.

Le aziende avevano alle loro dipendenze un numero elevatissimo di lavoratori in nero. In un solo anno ne sono stati individuati 401, sempre nell'ordine delle centinaia, invece, quelli scoperti negli altri anni. Le indagini della Finanza sono tuttora in corso al fine di individuare qualsiasi altro tipo di eventuale reato.