"E' ora di fare chiarezza circa il palazzetto dello sport affinché vengano spazzati via dubbi, soprattutto in merito a responsabilità, e non si alimentino aspettative".

 

Dopo che tante voci si sono rincorse in merito alla tempistica per la realizzazione del palazzetto dello sport, è la Calepio Scavi, partners del comune per la realizzazione del Villaggio del Lavoro, a chiedere di fare chiarezza una volta per tutte in merito alla delicata questione del palazzetto dello sport.

 

L'azienda decide di scoprire le carte e di non reggere più il gioco di amministratori che, proprio sulla voglia della città di avere un palas nuovo per la serie A della Sutor Basket, ha puntato molto con promesse che si sono rincorse ed ogni volta smentite.

Stavolta la doccia fredda per i tifosi, gli sportivi e la città tutta arriva proprio dalla ditta che tante volte è stata chiamata in causa e che è l'unica depositaria della verità.

 

"La Calepio Scavi è pienamente adempiente, in tutto e per tutto - precisa il direttore commerciale Andrea Ruggeri - e gli stessi amministratori lo hanno riconosciuto anche nel corso di recenti incontri".

 

Come mai il cantiere per il palasport è fermo? 

"In una missiva del 3 giugno 2004 il direttore dei lavori, Giuseppe Belotti, ha messo al corrente - nero su bianco - gli amministratori sulla situazione", osserva Ruggeri mostrando la lettera.

 

I lavori per la fornitura e posa della copertura del palazzetto sono stati affidati con contratto appaltato in data 21.05.2003 ad una ditta che, per motivi di privacy, chiameremo con un nome inventato, ditta Rossi.

"Alla firma del contratto - si legge - in data 22 maggio 2003 la Calepio Scavi ha versato un acconto di 61.600 euro".

 

In data 21 ottobre 2003 la ditta Rossi ha consegnato i disegni esecutivi della copertura e i lavori dovevano iniziare entro 45/60 giorni dalla data della loro sottoscrizione. La data concordata per l'inizio dei lavori fu il 10 maggio 2004.

 

"A seguito di un incontro tra la Calepio Scavi e la ditta Rossi - si legge ancora - si è appreso che la produzione della copertura del palazzetto risulta essere in enorme ritardo".

 

Sono seguite continue richieste di sollecito fino ad apprendere che "...alla data attuale la copertura risulta non risulta ancora in opera, ne' di essere iniziata".

 

Da qui l'invio di un atto giudiziario da parte della Calepio Scavi di sollecito alla ditta Rossi per il rispetto degli accordi contrattuali "...con conseguente sospensione dei lavori in attesa che il contenzioso venga risolto nel più breve tempo possibile".

 

Da qui anche la richiesta di risarcimento danni per le spese sostenute derivanti dal prolungamento della situazione del cantiere.

 

Dal 15 maggio i lavori sono "...sospesi fino alla data di posa e completamento della copertura in quanto nessuna operazione può essere eseguita se non si esegue prima la posa in opera della copertura stessa che comporta l'accesso all'interno del palazzetto appena tamponato di gru telescopiche di grosse dimensioni che devono avere la piena libertà di movimento sul piazzale interno - scrive Belotti - Nessun'altra operazione, mio malgrado, può essere eseguita".

 

Questa è la situazione di cui gli amministratori sono stati messi al corrente a suo tempo. "Cercheremo di risolvere la situazione in via bonaria - aggiunge Ruggeri - ma se l'accordo non si trova agiremo per vie legali. E' evidente che la tempistica non può essere definita a priori.

Ci vorrà il tempo che ci vorrà".

 

La società confida di avere il palazzetto per la fine dell'anno. Si sente di rassicurare su questo fronte?

"Non è possibile fissare termini precisi. Aveva ragione Perugini quando sosteneva che avevamo dieci anni di tempo per realizzare il palasport e fino a quel momento non saremo inadempienti". Dieci anni, si legge nella convenzione, tutta la durata del piano attuativo. Anche se si volesse far riferimento al termine dei 36 mesi relativo alla realizzazione delle opere di urbanizzazione, la Calepio Scavi avrebbe comunque tempo ben il gennaio che più volte è stato preso come riferimento.

"Sono anche disposto ad incontrare la società sportiva per fare chiarezza" ha concluso Ruggeri.

 

"Nessuna proposta di subentro nella realizzazione del palas mi è stata formulata fino ad ora. Chi si sta occupando di risolvere la questione apertasi con la ditta Rossi è solo la Calepio Scavi, danneggiata dal ritardo dei lavori".