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Accordo tra Marche, Umbria, Toscana e Repubblica Brasiliana

| ANCONA - D’Ambrosio: "Vogliamo aiutare lo sforzo di Lula per una forte crescita sociale, oltre che economica".

Le Regioni Marche, Umbria e Toscana hanno firmato un accordo di collaborazione con il Governo della Repubblica federativa del Brasile. La cerimonia di sottoscrizione è avvenuta a Roma, nella suggestiva cornice del salone di rappresentanza dell’Ambasciata brasiliana di piazza Navona. L’intesa è stata siglata dal capo di gabinetto del Presidente della Repubblica del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva, Gilberto Carvalho, e dai presidenti, Vito D’Ambrosio della Regione Marche, Maria Rita Lorenzetti della Regione Umbria e Claudio Martini della Regione Toscana. Nell’occasione, anche la Regione Emilia Romagna ha sottoscritto una Dichiarazione comune per partecipare, insieme alle tre Regioni,  all’implementazione dell’accordo di collaborazione.
 
“E’ un atto molto significativo – ha commentato D’Ambrosio al termine della firma -, che riveste particolare importanza in quanto è il primo tra le Regioni e uno Stato nazionale. Il patto è siglato mentre è in corso una intensa collaborazione tra alcune regioni italiane e molte realtà locali brasiliane (città, governi statali e regionali, istituzioni pubbliche e private, Università, organismi non governativi). C’è una lunga strada da fare insieme. Siamo disponibili a lavorare con gli amici brasiliani affinché lo sforzo politico del Presidente Lula possa restituire al Brasile il posto che merita nello scenario internazionale.
 
Esporteremo il nostro peculiare modello di sviluppo marchigiano, nella sua articolazione distrettuale e nella sua accezione di esperienza che unisce strettamente l’espansione economica alla crescita sociale. Nasceranno nuove occasioni di interscambio e di relazioni di cui beneficeranno anche le Marche”.
 
“Per il Brasile è un momento storico – ha sottolineato Carvalho – che corona un lungo lavoro iniziato negli anni ’70. Non dimenticheremo mai la solidarietà alla Resistenza contro il regime militare che l’Italia ci ha manifestato in forme concrete, aiutandoci a costruire un largo movimento democratico partito dalla base della società brasiliana per affermare la volontà popolare. L’accordo è uno strumento per consolidare i rapporti di interscambio in molti settori: economici, sociali e culturali. Nella fase di globalizzazione che stiamo vivendo, Regioni e Governi locali possono contribuire a migliorare l’economia e la società. Concretizzeremo presto gli accordi sottoscritti”.
 
In particolare, l’interscambio riguarderà i servizi di sostegno delle piccole  e medie imprese, la facilitazione delle condizioni che regolano gli interscambi produttivi, l’organizzazione dei servizi pubblici locali nella logica della programmazione territoriale, l’integrazione delle politiche sociali nonché la promozione culturale, turistica e formativa. Il ministro plenipotenziario Luigi Napolitano, che ha preso parte alla cerimonia della firma in rappresentanza dell’Ufficio del Ministero degli Affari esteri che cura i rapporti con le Regioni italiane, ha messo in rilievo come l’accordo sia un passaggio innovativo importante, in un momento caratterizzato da aggiustamenti culturali.
 
Ha inoltre espresso soddisfazione perché è il  sistema-Paese che porta in Brasile le migliori esperienze regionali già sperimentate, che produrranno ritorni anche per l’Italia.  Insieme all’accordo quadro è stato firmato anche un progetto di durata triennale che mira a formare tecnici e dirigenti federali, statali e municipali (brasiliani), basandosi sulle esperienze di sviluppo locale integrato e di gestione concertata delle politiche sociali presenti nelle Regioni dell’Italia centrale. Saranno attuati specifici progetti pilota nei cinque territori brasiliani selezionati: Entorno de Manaus (AM), Serra de Capivara (PI), Entorno de Juiz de Fora (MB), Asse Pelotas-Pagé (RS) e Rio Claro-Piracicaba (SP).

01/07/2004





        
  



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