Il quadro attuativo del Testo Unico per le attività produttive e il Piano Energetico Ambientale Regionale sono stati i principali argomenti discussi nel corso della riunione odierna del Tavolo di concertazione della politica industriale regionale.

 

Vi hanno partecipato, oltre al vice-presidente Gian Mario Spacca ed all’assessore Marco Amagliani, Carlo Lucarelli e Giorgio Catucci (Confindustria), Giorgio Cippitelli (Confartigianato), Stefano Sallei (CNA), Franco Patrignani (Cisl), Graziano Ciccarelli (Casartigiani), Maurizio Di Cosmo (CGIL).

 

Il Comitato di concertazione ha espresso un parere favorevole alle disposizioni applicative del Testo unico.

 

“Si tratta di un parere significativo - ha detto il vice-presidente Gian Mario Spacca – che consentirà alla giunta di approvare nei prossimi giorni un provvedimento concertato. Dopo il Piano per le attività produttive e il Testo Unico, con queste disposizioni di applicazione degli interventi si completa la nuova fase derivante dal decentramento in materia di incentivi alle imprese".

 

Il Tavolo di concertazione ha anche esaminato con il vice-presidente Spacca e l’assessore Amagliani le linee guida del Piano Energetico Ambientale Regionale.

 

“Il PEAR - ha detto Spacca – concilia due priorità di fondo della comunità regionale: favorire la riduzione del disavanzo energetico di natura elettrica delle Marche, riducendo al contempo le emissioni di gas climalteranti in ottemperanza degli impegni di  Kyoto. Lo scopo è di coniugare in modo equilibrato le esigenze dello sviluppo con la tutela e valorizzazione delle risorse territoriali". “Nel PEAR - ha affermato Amagliani - è prevista una stretta integrazione con le azioni del Piano Regionale Rifiuti, per valorizzarne il ruolo in termini di benefici energetici e di riduzione di gas serra".

 

Le azioni proposte dal PEAR consentono di raggiungere al 2015 un’autosufficienza nel campo elettrico dell’81%, contro l’attuale 50%. In uno scenario di crescita dei consumi del 3%, il PEAR raggiunge tale obiettivo puntando essenzialmente sulla piccola cogenerazione, con impianti di piccola taglia distribuiti a livello territoriale sulla base delle esigenze dei distretti produttivi, sulle fonti rinnovabili (eolico e biomasse), sul risparmio energetico.

 

Le misure programmate nel PEAR determinano nelle Marche una riduzione delle emissioni di gas climalteranti pari a 5,9 milioni di tonnellate di CO2, superiore al livello (5,3 mln) necessario per rispettare gli impegni fissati nel protocollo di Kyoto. La proposta di PEAR prevede una verifica degli scenari ipotizzati ogni 4 anni. “Entro luglio - ha detto Spacca - la proposta di PEAR sarà concertata con le forze sociali ed economiche, discussa in maggioranza e portata all’esame della giunta, per consentire l’approvazione del PEAR entro l’anno da parte del Consiglio regionale".