I S.in.Cobas hanno indetto presso la libreria Rinascita di Ascoli Piceno un’assemblea pubblica per discutere sulle problematiche che si affrontano nei luoghi di lavoro e come affrontarle.

 

Al tavolo dell’assemblea erano presenti, Maria Uva coordinatrice provinciale del S.in.Cobas, Andrea Quaglietti coordinatore provinciale del S.in.Cobas e Sergio Ruggieri coordinatore regionale del S.in.Cobas.

 

Maria Uva spiega che negli ultimi contratti nazionali di lavoro stipulati dalle associazioni sindacali, come per esempio il contratto nazionale di lavoro del settore gomma e plastica, sono state introdotte forme di lavoro previste dalla legge 30.

 

Contestato il metodo anti-democratico con cui le associazioni sindacali hanno portato alla stipula di ipotesi del contratto di lavoro nel settore gomma e plastica. “Hanno presentato un rinnovo di contratto quando era già stato firmato e nessun lavoratore aveva dato mandato alle associazioni sindacali di firmarlo – dice Maria Uva – quando apponi una firma su un contratto nazionale o su un ipotesi di contratto nazionale esso è attuabile”.

 

Infatti dall’incontro emerge che a distanza di pochi giorni dall’assemblea avuta con le associazioni sindacali i lavoratori si sono ritrovati il contratto in busta paga. Un intervenuto spiega che a questo punto rimane difficile trovare una qualsiasi rivendicazione.

 

Rispetto all’incontro del 14 luglio tra Luca Cordero Montezemolo Presidente della Confindustria e i Sindacati Confederali (Cgil, Cisl e Uil)l i S.in.Cobas sono molto preoccupati, “l’orientamento del Sindacato Confederale è quello di ribadire una politica che ha gia prodotto guasti” dice Sergio Ruggieri.

 

I contratti di lavoro in esame sono di diverso tipo, “la cosa più grave è che si comincia a parlare di sanità privata, di fondi integrativi sanitari – dice Ruggieri e annuncia – la prossima operazione sarà l’attuazione del fondo integrativo a fini pensionistici”.

 

I lavoratori sono abituati a questo tipo di comportamento sindacale, “è subentrata una rassegnazione. In questo contratto di lavoro è prevista la sanità integrativa e gli aumenti del salario non recuperano neanche l’inflazione programmata, queste sono cose che ai lavoratori non sono gradite” dice Maria Uva.

 

L’obiettivo dell’incontro è di tenere aperto il dibattito aspettando settembre quando i S.in.Cobas rilanceranno la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici, dei giovani precari, dei migranti e di tutti coloro che sono vittime di questo tipo di leggi.