Voglia di ricominciare. Ne ha da vendere Roberto Beni dopo alcuni mesi difficili dal punto di vista calcistico e non solo: a Dicembre il divorzio dal Grottammare del quale era il tecnico, poi una fastidiosa ernia al disco che lo ha costretto a letto per diverso tempo.

"Finalmente sono riuscito a risolvere il problema che avevo alla schiena, - esordisce Beni - mi ha fatto passare i guai per oltre due mesi. Colgo l'occasione per ringraziare il dottor Gianpaolo Tassi, neurochirurgo dell'Ospedale di San Benedetto, che con una nuova tecnica importata dall'America (decompressione discale con laser, n.d.r.) mi ha guarito evitandomi l'intervento chirurgico. Adesso sto bene e sono pronto a tornare sul mercato".

A proposito, ci sono novità sul tuo futuro?
"Per adesso non c'è nulla di concreto. Purtroppo, il calcio è questo: lo scorso anno, di questi tempi, stavo festeggiando il raggiungimento di un traguardo storico ed inaspettato (la conquista della serie D alla guida del Grottammare, n.d.r.) ed ora, invece, …Comunque, non mi ero montato la testa l'anno scorso e non mi deprimo adesso che sono lontano dai campi. Finora, non ho ricevuto proposte interessanti, quindi preferisco aspettare progetti più seri".

In verità, una proposta interessante l' hai ricevuta tanto che l' hai subito accettata. Mi riferisco al cosiddetto 'Team Estate'.
"È vero. Dal 26 Luglio al 13 Agosto, sarò il vice-Guerrini nel ritiro di Cascia dove si allenerà il Team Estate, un gruppo di calciatori, professionisti e dilettanti, in cerca di contratto. Ho accettato con entusiasmo la proposta di De Feis e di Falsetti: avrò, infatti, la possibilità di lavorare per una ventina di giorni a fianco di un allenatore come Guerrini che ha più di duecento panchine tra A e B. Sarà un corso di aggiornamento sul campo".

E magari, dopo questa esperienza, arriverà una chiamata.
"Me lo auguro. Sono veramente carico e voglioso di tornare in panchina. In questi sei mesi sono stato solo apparentemente lontano dal calcio: ne ho approfittato, infatti, per girare l'Italia e per visionare diversi allenatori ed i loro metodi di lavoro. Inoltre, l'esperienza negativa dello scorso anno mi ha dato la carica giusta per tornare nel calcio più convinto di prima".

Inevitabile parlare di Grottammare. Quello targato 2004-2005 ripartirà da una tua vecchia conoscenza, Paolo Del Moro.
"Del Moro è uno dei più grossi acquisti che il Grottammare poteva fare: oltre ad essere un ottimo giocatore è anche un uomo-spogliatoio fondamentale. Se a Grottammare abbiamo raggiunto certi risultati è anche e, soprattutto, merito di Paolo".

E se dopo quello di Del Moro, ci fosse anche il ritorno di Beni?
"Per quanto mi riguarda, dico solo che a Grottammare ho lasciato il cuore e che sono ancora molto legato a Pignotti e ad Aniello. Comunque vada, faccio loro un grosso in bocca al lupo per il prossimo campionato".

Dopo l'esonero a Grottammare non hai fatto nessun tipo di polemica. A distanza di mesi hai qualcosa da dire?
"Preferisco parlare con voi giornalisti solo delle cose positive del mio triennio a Grottammare. Specie nell'ultima stagione, di cose meno belle e di delusioni ce ne sono state diverse ma, come dissi a Dicembre, è mia intenzione tenerle per me perché sono convinto che mi serviranno per crescere nell' attività di allenatore".

Roberto Beni, come nel suo stile, dribbla le polemiche e guarda avanti. In attesa di una panchina.