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Celani costruisca in fretta una giunta di assessori manager

Ascoli Piceno | Il presidente di Confcommercio Benito Calvaresi si appella al sindaco Celani affinché componga una compagine amministrativa con elementi aventi capacità professionali e menageriali

In questi giorni le cronache locali sono in gran parte occupate dalle dichiarazioni dei vari referenti dei partiti politici di maggioranza che, in base alle risultanze dei dati elettorali comunali, rivendicano nella nuova giunta Celani, spazi adeguati per le loro coalizioni, facendo appello ai numeri ed a poco fattibili rapporti di equità.

Tutto questo è sicuramente legittimo ma lascia trasparire un eccessivo interesse di corpo, a discapito forse di un più obiettivo interesse per la città, creando anche qualche problema in più al neorinominato Sindaco Celani, impegnato a dipanare tante matasse veramente ingarbugliate, su tutti i fronti.

 E’ notorio come Piero Celani sia stato, per necessità o virtù durante il suo primo mandato un Sindaco “fai da te” ed un abile temporeggiatore, riuscendo ogni volta a far valere le sue ragioni e le sue convinzioni, ma per questo nuovo quinquennio dovrebbe poter cambiare sistema. E’ altrettanto indispensabile pertanto che Celani abbia la possibilità di scegliersi la sua squadra contando su uomini validi e di sua massima fiducia.

Per quanto ci riguarda, e come nel nostro stile, non ne facciamo certo una questione prettamente di nomi ne tanto meno di partiti ma ciò che di più preme alla Confcommercio, ma direi anche all’intera città è che si ricomponga al più presto la compagine amministrativa con elementi capaci ed all’altezza del ruolo.

Al di là infatti delle preferenze ottenute da ogni singolo aspirante assessore che certamente non vanno disconosciute, così come senz’altro va garantita, per quanto possibile, la continuità con chi fin ora ha fatto bene, vorremmo che priorità  nelle scelte venga data alle capacità professionali e manageriali, nonché all’esperienza che, necessariamente dovranno caratterizzare i nuovi Assessori, (se necessario ricorrendo anche a più esterni) per far fronte adeguatamente alle esigenze della città e dei suoi abitanti, nell’ottica di uno scenario economico sempre più preoccupante ed ulteriormente a rischio, dopo l’avvenuto smembramento del territorio provinciale di cui, il capoluogo, ne subirà le maggiori conseguenze.

02/07/2004





        
  



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