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Autorizzazione delle strutture e dei servizi a ciclo residenziale e semiresidenziale

Ascoli Piceno | ASCOLI PICENO – L’amministrazione comunale dà il via al rilascio dell’autorizzazione all’esercizio delle strutture e dei servizi sociali a ciclo diurno e residenziale

Questa Amministrazione, in adempimento a quanto previsto dalla L.R. n. 20 del 6/11/2002 e dal Regolamento regionale n. 1 del 25/2/2004, rende noto che:
 
A - La legge regionale n. 20 del 6/11/2002 disciplina i requisiti per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e per l’accreditamento delle strutture e dei servizi a ciclo diurno e residenziale.
Il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio è condizione per l’operatività delle strutture e dei servizi in argomento, che sono gestiti dai soggetti pubblici o privati di cui all’articolo 1, commi 4 e 5, della legge 328/2000, nel rispetto di quanto stabilito nel D.P.C.M. 14/2/2001 (Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio-sanitarie) e sono rivolti a minori, disabili, anziani, persone con problematiche psico-sociali.
 
Le strutture di che trattasi, sono articolate per tipologie funzionali in relazione alla natura del bisogno, all’intensità assistenziale e alla complessità dell’intervento e sono riepilogate nel prospetto sottostante:
 
STRUTTURE SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE
Comunità familiare per minori
Comunità educativa per minori
Comunità di pronta accoglienza per minori
Comunità alloggio per adolescenti
Comunità alloggio per disabili
Comunità socio-educativa-riabilitativa
Residenza protetta per disabili
Centro socio-educativo-riabilitativo diurno per disabili
Comunità alloggio per anziani
Casa albergo per anziani
Casa di riposo per anziani
Residenza protetta per anziani
Centro diurno per anziani
Comunità alloggio per persone con disturbi mentali
Comunità alloggio per ex-tossicodipendenti
Comunità alloggio per gestanti e madri con figli a carico
Comunità familiare
Alloggio sociale per adulti in difficoltà
Centro di pronta accoglienza per adulti
Centro di accoglienza per ex-detenuti
Casa famiglia
Casa di accoglienza per donne vittime di violenza o vittime della tratta a fine di sfruttamento sessuale
 
Ferma restando l’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro e dei relativi accordi integrativi, il soggetto titolare delle strutture e dei servizi deve garantire la presenza di figure professionali qualificate per le funzioni di coordinamento, educative e socio-sanitarie, secondo quanto previsto dall’allegato B al Regolamento regionale n. 1 del 25/2/2004.
 
 
B - La domanda per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio di nuove strutture e servizi è presentata dal soggetto titolare delle strutture e dei servizi medesimi al Comune competente per territorio sulla base del modello di cui all’allegato 1 al Regolamento regionale n. 1 del 25/02/2004.
Per soggetto titolare delle strutture e dei servizi si intende il proprietario o detentore a qualsiasi titolo della struttura medesima.
 
Alla domanda è allegata la seguente documentazione:
 
a)     relazione descrittiva delle principali caratteristiche strutturali, corredata di planimetria quotata e datata, con l’indicazione della superficie e dell’uso di ogni singolo vano, nonché delle planimetrie degli spazi esterni e delle pertinenze connesse alla struttura per la specifica attività, sottoscritte dal tecnico estensore e dal soggetto titolare;
 
b)     dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, redatta ai sensi dell’articolo                    47 del D.P.R. n. 445 del 28/12/2000 e sottoscritta dal soggetto richiedente, attestante il rispetto della normativa vigente in materia di urbanistica, edilizia, antisismica, prevenzione incendi, igiene e sicurezza con indicazione della data di rilascio e dell’autorità amministrativa che ha rilasciato i certificati e gli altri atti amministrativi;
 
 
c)      scheda relativa alla struttura per la quale si richiede l’autorizzazione, compilata nella colonna riservata alla risposta e firmata in ogni pagina ai sensi del D.P.R. 445/2000, di cui all’allegato A al Regolamento regionale n. 1 del 25/2/2004;
 
d)     documentazione relativa al possesso dei requisiti di cui al richiamato allegato A contrassegnati con un asterisco;
 
 
e)     dichiarazione, a firma del soggetto richiedente, attestante la dotazione del personale in servizio nella struttura a regime, con l’indicazione del numero delle ore settimanali di servizio previste e della relativa qualifica professionale;
 
f)        per le società e le associazioni, copia dell’atto costitutivo e dello statuto;
 
 
g)     dichiarazione sostitutiva della certificazione antimafia, ove richiesta ai sensi della normativa vigente in materia.
 
 
C – Le strutture già operanti presentano, entro il 1 agosto 2004, domanda di autorizzazione redatta secondo quanto previsto dal punto B, corredata anche di una relazione che illustri, sulla base dell’utenza ospitata, la scelta della tipologia di struttura per cui l’autorizzazione è richiesta.
L’autorizzazione può essere richiesta per più tipologie di struttura, mediante presentazione di distinte domande in relazione a ciascuna tipologia.
 
Devono altresì presentare domanda di autorizzazione:
 
a)     le strutture provvisoriamente autorizzate ai sensi della L.R. n. 20 del 16/3/2000 (Disciplina in materia di autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio, accreditamento istituzionale e accordi contrattuali delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private) che rientrano nelle tipologie di cui alla L.R. 20/2002;
 
b)     le case di riposo che hanno già presentato domanda di autorizzazione per nucleo di assistenza residenziale (NAR) e che sono tenute a presentare la domanda per residenza protetta per anziani secondo quanto previsto dall’articolo 14, comma 3, della L.R. 20/2002;
 
 
c)      le strutture che hanno richiesto, ma non ancora ottenuto alla data di entrata in vigore del Regolamento, l’autorizzazione provvisoria ai sensi delle deliberazioni del Consiglio Regionale n. 272 dell’08/3/1995 e n. 54 del 20/3/1996 nonché della deliberazione della Giunta Regionale n. 25 del 10/1/2000.
 
Le strutture già operanti devono adeguarsi ai requisiti richiesti dalla tipologia di struttura entro i termini indicati negli allegati A e B al Regolamento regionale n. 1 del 25/2/2004.
 
 
D - I modelli di domanda di autorizzazione, da compilare a cura dei titolari delle strutture e dei servizi di che trattasi, sono stati predisposti dalla Giunta Regionale e sono allegati al Regolamento regionale n. 1 del 25/2/2004, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche n. 28 del 18/3/2004.
 
 
Gli stessi sono reperibili presso l’Assessorato alle Politiche Sociali e Giovanili sito in Via Giusti n. 1, o presso gli Sportelli Informagiovani siti in Corso Mazzini n. 83, a Monticelli (c/o Mc Donald’s) in Via delle Primule, a Borgo Solestà presso la Casa Albergo “F. Ferrucci” in Via B. Tucci n. 3 (orario: dal lunedì al venerdì ore 16.00 – 20.00; sabato ore 9.00 – 13.00), o sul sito internet www.comune.ascolipiceno.it.
 
Le richieste devono pervenire in duplice copia all’Ufficio Protocollo del Comune di Ascoli Piceno, Piazza Arringo n. 1, entro e non oltre il 1 agosto 2004.
 
Per ulteriori chiarimenti ci si può rivolgere al Servizio Politiche Sociali e Giovanili, tel.: 0736/298575.
 
 
 
 

02/07/2004





        
  



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