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Loisir e gioco nel futuro dello sviluppo turistico piceno

Ascoli Piceno | “Tentando di classificare le attività di loisir possiamo dire che esse riguardano la fruizione individuale e la fruizione collettiva ed investono il tempo, le pratiche sociali ed ovviamente il gioco”.

di Giorgio Fiori

E’ notorio come essenzialmente siano due gli effetti più evidenti del processo di terziarizzazione dell’economia : l’informazione ed il tempo libero. Gli effetti nel campo occupazionale sono rilevanti e, per certi versi, destabilizzanti: crescono inediti contesti occupazionali, dove si generano di continuo profili professionali di elevata qualificazione, ma molto spesso ad elevata rapidità di obsolescenza.
 
Vi è in questo contesto una parola chiave: LOISIR (o leisure all’inglese) che è ormai parte del nostro dialogare quotidiano con cui si identifica appunto il tempo libero, ma non solo. Loisir infatti è anche divertimento e ricreazione sociale; e “otium” nel senso dei latini ma la sua rappresentanza in senso individuale non dà ragione del carattere invece essenzialmente sociale e collettivo che esso ha ormai assunto nella società postindustriale. Il loisir è, da questo punto di vista, anche più di fare vacanza e viaggiare.
 
L’evoluzione del loisir e delle sue forme di consumo è infatti appena agli inizi per cui una cosa è certa: nel tempo sempre più liberato dal lavoro, si struttureranno nuovi percorsi e nuove pratiche di loisir, per l’affermazione di una soggettività esigente e di una qualità di vita diffusa. Per quanto più in particolare riguarda il turismo va razionalmente preventivato che la domanda di “turismi” è destinata a crescere e a diversificarsi: nei volumi, nel reddito dedicato a turismo e loisire, nella gamma dei prodotti, nella ripetitività degli atti di consumo.
 
Il loisir sarà dunque un nuovo volano turistico anche per la provincia di Ascoli Piceno ma bisogna averne buona cognizione. Tentando di classificare le attività di loisir possiamo dire che esse riguardano la fruizione individuale e la fruizione collettiva ed investono il tempo, le pratiche sociali  ed ovviamente il gioco.
 
Come costruzione sociale il gioco non è interamente cattivo o buono: la sua accettabilità è fortemente influenzata dai valori usati come criteri di giudizio. Il gioco, cioè, non è definito pericoloso per la generale sicurezza pubblica o individuale in termini oggettivi, ma perché vari aspetti della realtà del gioco vengono enfatizzati dai vari gruppi di interesse per i loro fini.
 
Così nella nostra cultura il gioco, da un lato è disapprovato in quanto si ritiene che possa portare alla rovina mentre, dall’altro lato, è accettato in quanto dà sollievo dagli stress della vita. Se vediamo il gioco come divertimento e come prodotto di consumo, ci dobbiamo basare sul fatto che il consumatore spende tempo e denaro nell’attività di gioco conoscendo implicitamente il prezzo in termini di risorse spese che egli pagherà per giocare. Alcuni tipi di gioco si prestano meglio al divertimento, altri meno. Alcuni sono in fase di cambiamento, altri no.
 
Uno dei cambiamenti più consistenti riguarda lo stesso modo di concepire il gioco d’azzardo.
Esso sta diventando una delle componenti di un’offerta di ospitalità assai ricca e articolata per il cliente. Anche il Casinò (che sicuramente quanto prima avremo a San Benedetto) è parte di un’ospitalità generale, che si fa carico del tempo libero, dei viaggi e del mercato dei convegni piuttosto che del solo gioco d’azzardo. E’ questo uno degli esempi che lasciano intravedere come anche nel loisir il modello di intervento non si discosti da quello del turismo.
 
L’orientamento imprenditoriale destinato al successo è quello di infittire l’intelaiatura dei servizi offerti attraverso l’integrazione di tutti gli attori coinvolti nel settore. Ampliare la gamma di opportunità significa anche per gli operatori della provincia di Ascoli Piceno, prima di tutto, rompere il circuito del loro isolamento e dare vita a un complesso articolato e polivalente di occasioni di scelta in grado di soddisfare una domanda che esprime con forza crescente il bisogno di valorizzare la propria individualità. Ma significa anche, che turismo e leisure insieme, possano divenire perno di strategie originali e di funzioni complesse secondo una politica e una logica di intersettorialità e di sintesi dell’offerta, con ricadute sull’intero sistema territoriale piceno e, quindi, sulla qualità della vita complessiva.

20/07/2004





        
  



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