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“Riordino e Inventariazione degli Archivi”

| FABRIANO - Il progetto comprensoriale punta alla salvaguardia, conoscenza e valorizzazione del patrimonio archivistico dei comuni interessati.

Cerreto d’Esi, Mergo, Rosora e Arcevia i comuni interessati. Presentato alla stampa dall’assessore  alle politiche culturali della Comunità Montana Esino-Frasassi, Fabrizio Giuliani, da Maria Palma della Sovrintendenza archivistica per le Marche, da Mariella Guercio dell’Istituto di studi per la tutela dei beni archivistici e librari di Urbino e dalla coordinatrice del Sistema Bibliotecario Locale, Stefania Romagnoli il progetto “Riordino e Inventariazione degli Archivi”.
 
I relatori hanno parlato di “memoria storica”, di “mattone importante per la costruzione della storia e delle vicende collettive di un area che come quella dell’entroterra si stà ponendo il quesito: dove andare?
 
Il progetto (costo dell’operazione 85.000 euro - 30.000 quelli ricevuti dalla Provincia) ambizioso e di qualità è stato ribadito più volte, con l’inizio della fase preliminare pone le basi per arrivare alla creazione del SAL, cioè il Sistema Archivi Locali.
 
Si muove dagli strumenti tecnico-scientifici forniti dall’Istituto studi archivistici di Urbino e si prosegue con la creazione di una realtà che assicura non solo corretta conservazione ma potenzia anche le possibilità di fruizione della memoria collettiva, delle comunità e dei cittadini. Impegno carico di potenzialità, con possibilità di sviluppo per tutti i soggetti interessati caratterizzato dal marchio della qualità, ad iniziare dalla scelta degli archivisti, individuati tra 40 giovani laureati con specializzazione nel settore e all’attivo diverse esperienze maturate.
 
Il tutto ha preso le mosse dall’impegno del Sistema Bibliotecario della Comunità Montana che ha deciso di occuparsi degli archivi per realizzare una struttura, analoga a quella bibliotecaria, dove Comuni, Comunità Montana, Sovrintendenza archivistica, Provincia, Regione, attraverso un protocollo d’intesa e ognuno nell’ambito delle proprie specifiche competenze, possa organizzare e gestire questo genere di servizi.
 
Parliamo di servizi culturali, biblioteconomici e archivistici delle Biblioteche dei Comuni associati oltre che della promozione delle attività legate alla  lettura e alla valorizzazione del patrimonio librario e documentario. In questo concetto è racchiusa la motivazione per cui l’S.B.L della C.M. ha deciso di iniziare con gli archivi.
 
“Salvaguardia, conoscenza e valorizzazione del patrimonio archivistico – sono parole dell’assessore della C.M. alle politiche scolastiche e culturali Fabrizio Giuliani - si possono raggiungere solo attraverso l’adesione di tutti i patner a degli standard operativi comuni. Per cui il Sistema Archivistico, avrà un’équipe formata da archivisti qualificati con il compito di riordinare gli archivi, operatori culturali in grado di tenere aperte le strutture e un coordinatore con compiti di progettazione e verifica.
 
L’intervento di riordino di un archivio disordinato ha una sua specificità che si distingue dagli atri tipi di catalogazione di beni culturali. La documentazione archivistica non è solo significativa a livello di singoli pezzi (l’informazione contenuta in un singolo documento), ma assume significato soprattutto per i legami che si creano alla formazione dell’archivio tra un documento e l’altro”.
I compiti di un archivista, li ha spiegati la coordinatrice del Sistema Bibliotecario Locale, Stefania Romagnoli “non sono solo la catalogazione dei singoli pezzi, ma la ricostruzione, in fase di riordino, della struttura originaria o tradizionale che l’archivio ebbe alla sua formazione.
 
A conclusione di questo complesso intervento, che richiede la conoscenza non solo delle carte schedate ma anche dal funzionamento dell’ente e del contesto storico istituzionale in cui ha operato, l’archivista redige un inventario dettagliato che permette all’ente proprietario dell’archivio e agli studiosi di svolgere ricerche. Ognuno dei Comuni del comprensorio possiede un proprio archivio storico, contenente documentazione molto antica: ma quasi mai corrispondente alle origini e alla nascita dell’istituzione comunale che, purtroppo, per motivi sia logistici, sia funzionali non sempre risulta conservata correttamente, con possibili gravi danni sia in termini di perdita documentaria (furti, sottrazioni e distruzioni) sia in termini di preservazione fisica con normale deperimento”.
 
“Una volta riordinato e inventariato gli archivi – ha concluso l’assessore Giuliani - si passerà alla fase di consultazione e valorizzazione dei documenti attraverso la consultazione on-line  nel portale del Sistema Bibliotecario,  l’apertura al pubblico, mostre, pubblicazione cataloghi e attività di didattica”.
 
Dalla selezione pubblica per titoli bandita dal Sistema Bibliotecario, sono stati conferiti quattro incarichi di archivisti (Musa Samir, Simona Ciccotti, Alessandra Cesanelli e Chiara Carletti) destinati all’ordinamento e alla inventariazione degli archivi di Cerreto d’Esi, Mergo, Rosora e Arcevia.

22/07/2004





        
  



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