Si, al confronto sui programmi della Provincia per lo sviluppo del territorio
| No, all'attenzione della provenienza geografica degli assessori.
di Silvano Gattari *
Seguo con sempre maggiore sconcerto e faccio fatica a comprendere i motivi delle polemiche e del dibattito di questi giorni sulla Giunta della Provincia. Un confronto che non riguarda, come sarebbe stato normale e comprensibile, i programmi per lo sviluppo del territorio, né i giudizi sulla competenza degli Assessori scelti dal Presidente Silenzi.
A far discutere sono invece motivi di campanile sulla provenienza geografica degli uomini e delle donne chiamate da Silenzi nella squadra di governo. Si tratta, a mio avviso, di un approccio completamente sbagliato ed anche diseducativo nei confronti dei cittadini perché si fa passare il messaggio che ogni Assessore cura gli interessi del suo orticello politico di riferimento e non l'interesse generale del territorio provinciale.
Così a Tolentino contestano la mancanza di un "loro" Assessore e la stessa cosa potrebbero fare in ogni Comune maceratese privo di rappresentanza istituzionale in Provincia. Ma tutto questo non è altro che l'aspetto deleterio del federalismo, un federalismo della parrocchia o del campanile che non risolve i problemi ed acuisce i contrasti. I cittadini di Tolentino così come quelli del più remoto borgo maceratese dovrebbero invece valutare la Giunta provinciale esclusivamente sulla base del programma presentato e dei risultati che verranno raggiunti di volta in volta. Intanto un aspetto di novità che merita una valutazione positiva è, secondo me, la presenza nella "squadra" di Silenzi di tante donne e tanti giovani che rinnovano la Giunta e che possono garantire quel salto di qualità importante per rilanciare l'economia di una provincia alle prese con una difficile congiuntura economica.
A cominciare dal settore delle calzature che i dati recenti diffusi dalle associazioni di categoria dipingono come ancora lontano dall'uscita dalla crisi. La provincia di Macerata ha urgente bisogno di sviluppare il suo solido patrimonio di risorse naturali, ambientali e culturali, agevolando le potenzialità dei propri imprenditori anche nel campo dei servizi e della nuova economia. Importante sarà continuare ad investire nell'internazionalizzazione realizzando mirate politiche di marketing, formando nuove figure professionali ad essa dedicate, favorendo la partecipazione a finalizzate missioni commerciali concertate con il concorso della Regione. Per rilanciare il sistema produttivo, cultura d'impresa e qualità debbono diventare le direttrici dell'agire quotidiano delle istituzioni che promuovono la concertazione delle strategie economiche e sociali.
Ritengo fondamentale per favorire la crescita economica del territorio una politica finalizzata alla valorizzazione delle ricchezze paesaggistiche e culturali presenti nella nostra provincia.
La promozione di un turismo ambientale, legato ai territori, alle produzioni enogastronomiche, all'artigianato artistico, appare una prima concreta risposta al problema del requilibrio economico e sociale della nostra provincia ed almeno una parziale soluzione alla disoccupazione intellettuale che ancora permane nel nostro territorio.
Si tratta di pianificare efficaci politiche di marketing territoriale, mediante la creazione di reti di accoglienza e di accompagnamento, di strategie per agevolare le nuove attività e per costruire un'offerta integrata e plurale che possa favorire la crescita del nostro territorio.
E' inoltre indispensabile realizzare le opere viarie e infrastrutturali necessarie per la competitività del sistema territoriale. Occorrerà anche potenziare ulteriormente il sostegno all'imprenditorialità giovanile e alla formazione in modo da trasmettere ai soggetti interessati quegli elementi di cultura d'impresa necessari allo sviluppo di progetti competitivi in un mercato sempre più complesso.
Tutte questioni che dovranno essere affrontate dalla nuova Giunta provinciale mettendo al centro di ogni decisione una visione globale del territorio provinciale e di come se ne garantisce lo sviluppo economico. Scegliendo la concertazione con le forze sociali come elemento caratterizzante della Nuova Giunta.
Insomma, a me sembra che dovrebbero essere questi gli elementi di dibattito degni di una discussione ampia e articolata in questo periodo postelettorale. Non la provenienza geografica o la residenza anagrafica dei singoli Assessori. Presidente noi siamo pronti al confronto, non si curi di queste polemiche le auguro buon lavoro!.
A far discutere sono invece motivi di campanile sulla provenienza geografica degli uomini e delle donne chiamate da Silenzi nella squadra di governo. Si tratta, a mio avviso, di un approccio completamente sbagliato ed anche diseducativo nei confronti dei cittadini perché si fa passare il messaggio che ogni Assessore cura gli interessi del suo orticello politico di riferimento e non l'interesse generale del territorio provinciale.
Così a Tolentino contestano la mancanza di un "loro" Assessore e la stessa cosa potrebbero fare in ogni Comune maceratese privo di rappresentanza istituzionale in Provincia. Ma tutto questo non è altro che l'aspetto deleterio del federalismo, un federalismo della parrocchia o del campanile che non risolve i problemi ed acuisce i contrasti. I cittadini di Tolentino così come quelli del più remoto borgo maceratese dovrebbero invece valutare la Giunta provinciale esclusivamente sulla base del programma presentato e dei risultati che verranno raggiunti di volta in volta. Intanto un aspetto di novità che merita una valutazione positiva è, secondo me, la presenza nella "squadra" di Silenzi di tante donne e tanti giovani che rinnovano la Giunta e che possono garantire quel salto di qualità importante per rilanciare l'economia di una provincia alle prese con una difficile congiuntura economica.
A cominciare dal settore delle calzature che i dati recenti diffusi dalle associazioni di categoria dipingono come ancora lontano dall'uscita dalla crisi. La provincia di Macerata ha urgente bisogno di sviluppare il suo solido patrimonio di risorse naturali, ambientali e culturali, agevolando le potenzialità dei propri imprenditori anche nel campo dei servizi e della nuova economia. Importante sarà continuare ad investire nell'internazionalizzazione realizzando mirate politiche di marketing, formando nuove figure professionali ad essa dedicate, favorendo la partecipazione a finalizzate missioni commerciali concertate con il concorso della Regione. Per rilanciare il sistema produttivo, cultura d'impresa e qualità debbono diventare le direttrici dell'agire quotidiano delle istituzioni che promuovono la concertazione delle strategie economiche e sociali.
Ritengo fondamentale per favorire la crescita economica del territorio una politica finalizzata alla valorizzazione delle ricchezze paesaggistiche e culturali presenti nella nostra provincia.
La promozione di un turismo ambientale, legato ai territori, alle produzioni enogastronomiche, all'artigianato artistico, appare una prima concreta risposta al problema del requilibrio economico e sociale della nostra provincia ed almeno una parziale soluzione alla disoccupazione intellettuale che ancora permane nel nostro territorio.
Si tratta di pianificare efficaci politiche di marketing territoriale, mediante la creazione di reti di accoglienza e di accompagnamento, di strategie per agevolare le nuove attività e per costruire un'offerta integrata e plurale che possa favorire la crescita del nostro territorio.
E' inoltre indispensabile realizzare le opere viarie e infrastrutturali necessarie per la competitività del sistema territoriale. Occorrerà anche potenziare ulteriormente il sostegno all'imprenditorialità giovanile e alla formazione in modo da trasmettere ai soggetti interessati quegli elementi di cultura d'impresa necessari allo sviluppo di progetti competitivi in un mercato sempre più complesso.
Tutte questioni che dovranno essere affrontate dalla nuova Giunta provinciale mettendo al centro di ogni decisione una visione globale del territorio provinciale e di come se ne garantisce lo sviluppo economico. Scegliendo la concertazione con le forze sociali come elemento caratterizzante della Nuova Giunta.
Insomma, a me sembra che dovrebbero essere questi gli elementi di dibattito degni di una discussione ampia e articolata in questo periodo postelettorale. Non la provenienza geografica o la residenza anagrafica dei singoli Assessori. Presidente noi siamo pronti al confronto, non si curi di queste polemiche le auguro buon lavoro!.
*segretario regionale Cna-Associazione Artigiani e piccola impresa
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24/07/2004
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