Approvato il fondo unico per le imprese ( 26 milioni di euro )
| ANCONA - Il VicePresidente Spacca:" Priorità a ricerca, innovazione e internazionalizzazione per la competitività del sistema produttivo delle Marche".
La Giunta Regionale ha approvato il provvedimento che destina oltre 26 milioni di euro (oltre 50 miliardi di vecchie lire) al sistema produttivo attraverso il Fondo Unico per le imprese.
Il Governo regionale - ha affermato il vicepresidente Gian Mario Spacca - mobilita risorse preziose per accompagnare lo sviluppo delle piccole e medie imprese delle Marche. Lintervento è stata concertato con le categorie produttive e le forze sociali attraverso il confronto al tavolo regionale della politica industriale.
Spacca sottolinea che Il Fondo seleziona i fattori strategici di competitività da potenziare: ricerca, innovazione e internazionalizzazione. Questanno, in particolare, attraverso lutilizzo specifico della legge 598/94 sono state rafforzate le azioni di sostegno ai progetti di ricerca, innovazione e sviluppo precompetitivo delle PMI.
Altre finalità rilevanti degli interventi riguardano la creazione di impresa, la gestione finanziaria, la sicurezza del lavoro, limpatto ambientale. Privilegiate sono state anche le azioni che hanno già fatto registrare un elevato gradimento da parte delle imprese per agevolazioni richieste e investimenti attivati.
In base a questi indicatori Spacca ricorda che Il Ministero Attività Produttive pone le Marche ai primi posti tra le Regioni in Italia nelle graduatorie di performance relative allattuazione del decentramento in materia di incentivi alle imprese.
Il provvedimento - conclude Spacca - è significativo soprattutto perché si realizza in una fase delicata che sta vivendo il sistema imprenditoriale. Servono nuove risorse per favorire gli investimenti ed agganciare il treno della ripresa. Risorse che il Governo nazionale stenta a reperire; ne sono la riprova i recenti e pesanti tagli alle agevolazioni per le imprese che sono stati effettuati a livello centrale per coprire i buchi dei conti pubblici.
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27/07/2004
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