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Citta’ a misura d’anziano, e’ un progetto che rientra nei programmi degli amministratori?

Ascoli Piceno | Calvaresi in merito ad un'attenzione da parte dell'amministrazione nei confronti di una città a misura d'uomo

di Cav.Uff. Benito Calvaresi

Un’Amministrazione attenta deve monitorare quotidianamente come vivono tra le mura tutti i cittadini, turisti e visitatori compresi.

L’Amministratore si deve interessare sempre di tutti, dalla loro nascita all’ultimo momento di permanenza in vita, nella speranza che l’affezione sia sempre più viva ed accattivante per effetto delle occasioni che l’Amministratore crea come momenti gradevoli e di affettuoso interesse. Se, simbolicamente, ci affacciamo dalla finestra Italia, cogliamo le variabili che giornalmente ci segnalano che, dal Nord alle Isole, si incanutisce sempre di più e si diventa sempre più tristi, si crede sempre meno nel futuro e contemporaneamente gli altri, i cosiddetti “più giovani”, ci lasciano sempre più soli.

Persino i nosocomi e le case di accoglienza ci respingono e si perde quell’attaccamento umano, una volta fortemente riservato esclusivamente al “vecchio” come senso di rispetto, per non parlare che le case per anziani, mentre i giovani giustamente se la spassano al mare, rispondono per via dei loro dirigenti, che loro accettano ospiti che dispongono della possibilità di pagare rette per nababbi e che gli anziani oltretutto devono essere autosufficiente.

Arriva poi il giorno della tanta sospirata pensione e, in una città poco accogliente e diversificata come la nostra, è il caso di cominciare a sperare che qualcuno pensi di far passare qualche lurida legge di nome “eutanasia” e che non sembri una bestemmia e se si ha la fortuna di vivere in un sito accogliente più del nostro che qualcuno ricicli le risorse dell’anziano e metta in movimento il suo corpo e cervello e gli dia la possibilità di sperare a continuare a vivere sostenuto quanto meno dall’illusione di una prosecuzione sana, allegra ed utile.

Non segreghiamo gli anziani, non ghettizziamoli; Ascoli è purtroppo ben disposta, visto i risultati, a farlo con facilità,; non abbandoniamoli al loro destino, visto che da qualche tempo, a livello Italia, l’anziano, qualche anno in più, lo vive perché se lo è guadagnato. Facciamolo vivere meglio, questo conviene a tutti!!! Agli amministratori, agli anziani, ai loro familiari ed alla Sanità Sociale. 

Cari Assessori ai Servizi Sociali, alla Sanità, cari incaricati al Volontariato,
ogni tanto fare la voce grossa e battere i pugni sul tavolo porta dei vantaggi a tutti, proponiamo programmi di miglioramento effettivo, aiutiamo gli anziani recuperando gli spazi naturisticamente invitanti , di cui Ascoli, non possiamo negare, che manchi.

Cari Presidenti di Banche, di Camere di Commercio, di Clubs Service e quant’altro,
datevi da fare per combattere il pericolo a cui le persone deboli sono soggette, mi riferisco ai furti, agli scippi, coinvolgendo le forze dell’ordine ed il personale preposto del Comune di Ascoli Piceno ed il coinvolgimento delle Associazioni di categoria e dei consumatori; non riesco a comprendere come questi ultimi facciano sfracelli solo quando aumentano le “zucchine”. Un centro telefonico specifico per il pronto soccorso potrebbe venirvi in mente e si potrebbe realizzare a mò di fondazione per un valido sostegno agli anziani, sempre sotto pericolo anche quando si avvicinano al cimitero per onorare i loro defunti.

Ci sono dei periodi dell’anno in cui non possiamo negare la passeggiata all’aria aperta e frequentare i posti più ameni della città, da San Marco alla Sentina ristrutturata ed all’Annunziata , due o tre pullman costano pochissimo, anziché portarli a spasso sempre vuoti potremmo offrirli agli anziani per passeggiate sociali; animatori volontari se ne troverebbero a iosa; altre iniziative non ne voglio segnalare perché mi sto rivolgendo ad Amministratori che hanno più esperienza e decisionalità del sottoscritto.

Sappiate che prima o poi, tutti ci troveremo in queste situazioni e preparare una città a misura d’uomo sin da questo momento significa poterla offrire migliorata nel tempo e nell’esperienza a tutti gli abitanti ed i visitatori di Ascoli che ,non è detto, che tutti potremmo tirar fuori quel senso sopito di affezione che abbiamo  per i nostri luoghi di nascita e ritornare sui nostri passi a ritornare a ripopolare una città che continuamente registra dei cali demografici facendo fuggire abitanti in altri Comuni confinanti con Ascoli Piceno e non.

28/07/2004





        
  



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