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"L'invito a rivivere le origini cristiane"

Ascoli Piceno | Occorre riscoprire le origini cristiane che Sant’ Emidio ha seminato nel Piceno e riscoprirne i valori che sono ancora attuali

di Federico Biondi

“Il Papa con un messaggio stupendo, che ha inviato al nostro Vescovo Monsignor Silvano Montevecchi, ci ha indicato come celebrare il 50° anniversario della giostra della Quintana e il 17° centenario del martirio di Sant’Emidio” dice Mons. Baldassarre Riccitelli.
 
Come dice il sociologo Zygmund Baumann, viviamo in una società liquefatta, dove non c’è più consistenza dei valori. La società si evolve in base ad interessi individuali. Quindi, il primo valore da riscoprire è la dignità delle persone.
 
Don Baldassarre spiega che non siamo più nell’epoca dei romani ma in quella di Cristo e Sant’Emidio ha lottato proprio per questi ideali. Quindi, nell’era di Cristo, le persone hanno pari dignità. Infatti la nostra società cristiana non è basata sulle classi sociali, patrizi o plebeo, schiavi o non schiavi. “Noi siamo tutti quanti figli di Dio e quindi fra di noi c’è la stessa dignità” dice Mons. Riccitelli.
 
Questo è il primo valore della società cristiana che Sant’Emidio ha portato, evangelizzando il nostro territorio, ed il Papa c’invita a riviverlo e rinverdirlo. La stessa Quintana è stata fondata con questo valore nel rispetto della fraternità e della persona.
 
I contenuti sono uguali ma cambia il linguaggio, “prima si parlava di anime – dice Mons. Riccitelli - oggi si parla di persone. Il prelato spiega che l’anima è un termine molto equivoco, ambivalente. Ha un significato psichico, come spirituale. I greci chiamavano Pneuma la parte dello spirito (soffio vitale) mentre Psiche la parte emotiva della persona (la mente). “Corpo e anima non sono due componenti, non ci sono assemblaggi. C’è unità nella persona”.
 
Quindi questo linguaggio, oggi sta entrando nella terminologia della Chiesa. Una lettura del Vangelo ci dice “se voi volete salvare voi stessi cercate di avere la perseveranza della vostra anima. Abbiate la perseveranza di voi stessi, del vostro equilibrio”.
 
Il primo valore è questo, riscoprire la dignità di ogni persona. Il secondo valore è il rispetto della vita. Il terzo valore che dobbiamo riscoprire è la fraternità della comunità ascolana, è necessario volersi bene e aiutarsi l’uno l’altro.
 
“Una fraternità non soltanto di parole, ma deve essere una fraternità chiamata amore cristiano”.
 
In ultimo riscoprire il valore della famiglia, necessario per poter andare avanti. “Il 50° anniversario della Quintana si inserisce molto bene in questo contesto della celebrazione del 17° centenario del martirio di Sant’Emidio” conclude Mons. Baldassarre Riccitelli.

30/07/2004





        
  



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