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Nino Capriotti: “gioco di squadra in giunta provinciale per un rilancio del territorio”

Ascoli Piceno | Intervista al neo assessore provinciale a decentramento e circondari, Ufficio Relazioni con il Pubblico, politiche comunitarie, sport

di Giovanni Desideri

“È stata una nomina improvvisa e impegnativa”. Così Nino Capriotti, presidente provinciale della Confesercenti e consigliere comunale dello SDI a San Benedetto del Tronto, dopo aver ricevuto dal presidente della Provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi le deleghe di assessore a decentramento e circondari, Ufficio Relazioni con il Pubblico, politiche comunitarie, sport.
 
Non c’erano accordi per l’assegnazione degli incarichi che le sono stati conferiti?
“Rossi non è il tipo che faccia accordi di questo tipo. Lo SDI, come richiesto, gli aveva fornito una rosa di nomi, che comprendeva i quattro candidati consiglieri più votati alle provinciali, più i nomi del neo consigliere comunale di Ascoli Giuseppe Brandimarte e il mio. Se ha fatto questa scelta forse è per l’ottima collaborazione che abbiamo avuto in passato, nei rispettivi ruoli.”
 
Ricorda un momento in particolare di questa collaborazione?
“Sì, all’interno del Consorzio Turistico dei Comuni della Riviera delle Palme. Il consorzio è nato da un’idea dell’allora sindaco di San Benedetto Paolo Perazzoli ed è stato realizzato durante il suo secondo mandato, dal 1997 al 2001, quando io ero assessore al turismo. Massimo Rossi, allora sindaco di Grottammare, fu subito entusiasta di questa iniziativa, collaborando al suo successo.”
 
Ha già in mente qualche progetto riguardante le deleghe che le sono state conferite?
“Non ancora, devo prima rendermi conto del nuovo incarico. Certamente sono molto importanti per il territorio i rapporti con Bruxelles e dunque i finanziamenti della Comunità Europea. Sentirò i miei predecessori, dalla Silla a Torresi, per conoscere i progetti già intrapresi e assicurare continuità. La prima riunione di giunta si svolgerà mercoledì e il primo consiglio provinciale giovedì. Da quel momento opererò a tempo pieno per questo incarico. Sebbene siano importanti le singole deleghe, ritengo sarà ancora più importante il gioco di squadra nella giunta provinciale. In particolare credo che avrò una proficua collaborazione con Avelio Marini, che sicuramente sarà un ottimo assessore al turismo. Abbiamo bisogno di rilanciare il turismo balneare, ma anche realtà come la campagna o il nostro patrimonio enogastronomico.”
 
Lascerà i suoi attuali incarichi di presidente provinciale della Confesercenti e di consigliere comunale? Se sì, chi potrebbe essere un suo sostituto in Confesercenti?
“Non ci sono incompatibilità stabilite dalla legge, ma sto valutando con i miei collaboratori se lasciare l’incarico alla Confesercenti. Qualora decidessi di lasciare, certamente non potrei essere sostituito dall’attuale segretario regionale e provinciale Paolo Perazzoli, perché la figura del presidente corrisponde a quella di un operatore economico, mentre il segretario è più un “politico” nella nostra organizzazione. Invece terrò sicuramente la carica di consigliere comunale a San Benedetto, per ridare slancio alla città e stimolare un’amministrazione di centrodestra che in questi anni non ha prodotto molto. La prospettiva, naturalmente, è la riconquista del Comune di San Benedetto da parte dell’Ulivo. I continui litigi nell’attuale amministrazione, il dibattito Sestri sì Sestri, non fanno certo bene alla città.”
 
Conferma le sue precedenti critiche all’imminente riqualificazione del lungomare? Da assessore provinciale darà un contributo al progetto?

“Il progetto per la riqualificazione di 700 metri del lungomare di San Benedetto è stato elaborato in fretta, senza un confronto con la città, se non a lavori iniziati e poi solo in parte. Ci voleva un maggiore coinvolgimento delle associazioni e dei comitati di quartiere. Soprattutto, era necessario un progetto per l’intero lungomare, con un piano finanziario completo, anche se distribuito su più anni. Per il momento non posso dire se le risorse della Provincia potranno essere distolte per la riqualificazione del lungomare di San Benedetto. Una via più percorribile potrebbe essere quella dei finanziamenti dalla Comunità Europea, cosa che l’attuale amministrazione comunale peraltro non ha fatto.”

06/07/2004





        
  



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