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Consorzio Bonifica Tronto: interrogazione del senatore Ciccanti al ministro per gli affari regionali

Ascoli Piceno | Richiesta di intervento al ministro Enrico La Loggia per rimediare alle “scelte dissennate della Giunta Regionale Marche”

di Giovanni Desideri

il senatore Amedeo Ciccanti

Il “grave dissesto operativo e funzionale” del Consorzio di Bonifica del Tronto è oggetto di un’interrogazione del senatore Amedeo Ciccanti (UDC) al ministro per gli affari regionali Enrico La Loggia. Tramite la sua interrogazione Ciccanti chiede di conoscere quali interventi il governo nazionale abbia adottato per il Consorzio, a favore di dipendenti rimasti senza stipendio (“ingiustamente lasciati sul lastrico”), per pagare utenze non pagate (“per il funzionamento degli impianti idrici attinenti alla irrigazione dei terreni agricoli della vallata del Tronto”), per il “ripristino di opere danneggiate dalle avversità atmosferiche” e per “promuovere una severa indagine della magistratura contabile per individuare eventuali responsabilità amministrative, che hanno condotto alla dilapidazione di un consistente patrimonio pubblico”.
 
Ciccanti addossa infatti la responsabilità della situazione in cui versa il Consorzio di Bonifica ad alcune scelte della Regione Marche, che pure elenca. In particolare, il trasferimento da parte della Regione (deliberazione 2994 del 11/12/2001) alle Province di “tutte le funzioni inerenti la realizzazione e manutenzione di opere idrauliche e di quelle finalizzate alla difesa del suolo” (a seguito dell’entrata in vigore della legge regionale 13/99). Ciccanti segnala che la Regione Marche ha trasferito (delibera di giunta regionale n. 639 del 03/04/2002) alla Provincia di Ascoli Piceno “anche le risorse umane e finanziarie per far fronte alle nuove competenze in materia idraulica e di difesa del suolo”. Questo, secondo il senatore, avrebbe determinato un esubero di 25 dipendenti, “a fronte di una riduzione di risorse finanziarie di circa 1.450.000 euro, riducendosi così le entrate ordinarie a soli 550.000 euro, quale gettito della contribuenza irrigua”.

08/07/2004





        
  



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