L’affermazione del centrosinistra guidato da Massimo Rossi alle provinciali viene analizzata su due livelli da parte del gruppo consiliare della Margherita di San Benedetto del Tronto. In una nota firmata dal capogruppo Antimo Di Francesco si legge infatti della soddisfazione per il risultato generale, accanto alla preoccupazione per un “appiattimento” a sinistra della coalizione.

Da una parte la “convinzione” da parte degli elettori “di indirizzare  il voto verso sinistra per premiare un nuovo progetto politico credibile che sicuramente ha saputo interpretare al meglio le reali esigenze e attese della maggioranza della collettività”.

 

Dall’altra la preoccupazione per il dato della Margherita: “Per onestà intellettuale è doveroso fare autocritica per l’esito dei risultati che ha visto il nostro partito in calo di preferenze su tutto l’ambito provinciale e questo deve farci riflettere attentamente. Non dobbiamo sottovalutare questo segnale significativo, che se trascurato potrebbe rappresentare un boomerang che può ritorcersi contro a farci molto male. Il monito che lancio alla classe dirigente del partito sia provinciale che comunale è quello di non abbassare la guardia e riaffermare la nostra identità centrista, cattolico democratica, liberal-democratica e laico riformista  essendo il nostro nuovo partito una sintesi di più anime che provengono anche da culture e tradizioni politiche diverse ma che hanno deciso di condividere all’unisono un percorso comune”.

 

Più chiaramente e in una prospettiva comunale: “Se il nostro partito si andrà ad appiattire verso sinistra  perdendo quella connotazione  politica di centro   che gli appartiene, quella identità che non può e non deve essere eclissata, saremo destinati a ricoprire un ruolo da comprimaria nello scenario della nuova configurazione geopolitica. Occorre lavorare sodo e non perdere il contatto con la base, farci interpreti di quel malessere diffuso e sviluppare una politica propositiva e progettuale, ma soprattutto costruttiva per il bene della città. Il  coordinamento comunale, che vede ogni qual volta viene convocata una assemblea una  considerevole partecipazione, deve costituire uno stimolo forte al fine di designare un progetto politico appetibile, credibile ma soprattutto innovativo, per la crescita e lo sviluppo della città. La città ha bisogno di una classe politica nuova che soprattutto sia in grado di governare con stabilità e che sappia valorizzare le peculiarità e le risorse inestimabili di cui gode San Benedetto del Tronto.”