Tutte le iniziative, si sa, quando danno risultati troppo buoni suscitano polemiche, vedi anche la recente edizione delle “Pro Loco in festa”.

 

Non è sfuggito a questa sorte “EUROPE”, un arcipelago di convegni, incontri e spettacoli proposto nel mese di giugno dall’Amministrazione comunale, con la direzione artistica del Prof. Antonio Santori, che ha riscosso un grande successo di pubblico, come hanno dimostrato le sale ospitanti gli eventi sempre gremite ed il teatro, non soltanto pieno, ma pieno di giovani. La manifestazione è stata anche sostenuta dai più onorifici patrocini nazionali (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero degli Affari Esteri, Ministero delle Politiche Comunitarie).

 

“Il merito della rassegna  “EUROPE” – dice il sindaco Saturnino Di Ruscio -  non sta soltanto nella qualità delle proposte culturali offerte, nell’aver rivolto l’attenzione dei media e di tante personalità internazionali del mondo della cultura su Fermo, ma anche nell’aver calamitato l’attenzione dei giovani”.

 

Vedere tanti giovani assistere a letture poetiche di candidati Nobel, dialogare con esponenti del cinema mondiale, gremire le sale cinematografiche per una programmazione mirata o il teatro comunale per applaudire miti positivi del momento, ha rappresentato, insomma, un ulteriore successo.

 

Ma ecco le polemiche: i costi. C’è chi, specialmente tra i banchi della minoranza, è insorto. Quanto è costata, alle casse comunali, l’iniziativa “EUROPE”, si è chiesto qualcuno?

 

“Si è scritto in questi giorni di costi pari a 80.000 euro – continua Di Ruscio -  a rifinanziamenti di 25.000 rispetto agli iniziali 50.000 imputati al Bilancio comunale. Si è scritto di tutto e il contrario di tutto perché, in realtà, sulle casse comunali l’intero progetto ha gravato per 5.000 euro”.

 

In pratica, 45.000 euro sono pervenuti da incassi, sponsor e contributi, ad oggi già accertati (dichiarati cioè formalmente dagli sponsor e dagli enti sostenitori, ed inseriti in contabilità dalla Ragioneria comunale) per 40.000 euro, più altri 2.500 preannunciati con impegno verbale.

 

“Se qualcosa manca all’appello – dice il sindaco -  sono 2.500 euro, quando per altro la contabilità non è chiusa. Se il Comune avesse potuto partecipare con quota parte pari a 10.000 euro come l’Amministrazione aveva in animo visto l’interesse dell’iniziativa, anziché con 5.000 come ha dovuto fare a causa del ben noto contenimento complessivo della spesa corrente, la questione sarebbe chiusa anche per questi ultimi spiccioli che rimangono da destinare all’iniziativa in questa  sua sessione estiva”.

 

I partners che hanno contribuito sono: Camera di Commercio di Ascoli Piceno, Regione Marche, Fondazione Carifermo, ASITE, Savelli,  Pema, Ciao bimbi, CPM, Gallucci, Steca, Tre Elle, FAAM, Mattioli, Rifer Gomme, PEGAS, Credito Cooperativo Piceno. Nessun rifinanziamento, dunque, con variazione di Bilancio, ma soltanto diversa allocazione delle risorse destinate ad “EUROPE” proprio per consentire l’introito da sponsor e da enti sui capitoli competenti.

 

“Guardando a tanta partecipazione dei soggetti pubblici e privati – conclude Di Ruscio -  resta soltanto da commentare che, mentre normalmente la polemica non paga, di certo paga la qualità. Per “EUROPE” è stato così”.