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L’Europa delle Nazioni è una realtà storica

Ascoli Piceno | Nell’entroterra piceno un piccolo paese rievoca l’antica storia di un momento di unità del mondo cristiano

di Federico Biondi

Molte le personalità accorse a Spelonga, comune di Arquata del Tronto, per un altro degli appuntamenti di questo mese di Agosto per la rievocazione storica più suggestiva e carica di significato di tutte le Marche.
 
Presenti l’ex Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Pietro Colonnella (ora consigliere provinciale), il Consigliere Regionale Guido Castelli, Roberto Allevi Consigliere Comunale e vice Presidente del Piceno da Scoprire. Presenti anche diversi giornalisti di importanti testate nazionali tra cui la Rai e Radio Vaticano.
 
La festa si protrarrà per tutto Agosto, “è stato innalzato l’albero maestro e intorno sarà costruita una copia della nave che solcò il mar mediterraneo per andare a combattere i Turchi nella battaglia di Lepanto, con a bordo centocinquanta valorosi spelongani” dice il  Sindaco di Arquata Aleandro Petrucci.
 
Partirono per la battaglia centocinquanta spelongani e ne tornarono cinquanta con in mano la bandiera Turca della galea assaltata, oggi visibile nella Chiesa S.S.Maria della Salute sulla piazza del paese.
 
Collegata alla “Festa Bella” venerdì venti agosto all’interno della Rocca di Arquata del Tronto ci sarà un convegno dal tema la Cristianità e l’Islam. Approfondire e carpire il significato sia della guerra di Lepanto svolta nel 1571 sia dell’attuale situazione di politica internazionale.
 
Lepanto per gli storici fu un momento decisivo per la Cristianità e quindi per l’Europa.
 
L'espansione dei turchi si sviluppava anche grazie alla complicità decisiva di paesi cristiani, come la Francia che in nome dei suoi interessi geopolitici, incoraggiava e finanziava i turchi per indebolire il suo tradizionale nemico, la casa imperiale austriaca.
 
Vinse la coalizione europea composta inizialmente da Veneziani, Spagnoli e dai Papalini.
 
Subito dopo aderirono il duca di Savoia, la Repubblica di Genova e quella di Lucca, il granduca di Toscana, i duchi di Mantova, Parma, Urbino, Ferrara, l'Ordine sovrano di Malta. Si trattava di una prefigurazione dell'unità italiana su basi cristiane, la prima coalizione politica e militare italiana nella storia.
 
Le radici storiche di quella guerra: “Dopo il 31 maggio 1453 Maometto II aveva conquistato la città di Costantinopoli e con essa il millenario Impero cristiano d'Oriente, i turchi ottomani ritenevano imminente il giorno del loro dominio universale. Nel 1521 si erano impadroniti di Belgrado; nel 1526 avevano conquistato l'Ungheria ed erano arrivati fino alle porte di Vienna”.
 
L’unità Europea si è già abbondantemente manifestata nel tempo e soprattutto nel momento del bisogno.
 
Il Piceno nel tempo ha già dimostrato di appartenere all’Europa, “ha delle solide tradizioni – dice Pietro Colonnella – la battaglia di Lepanto ha segnato la vittoria dell’Europa dei valori cristiani sui musulmani. Sicuramente oggi non è più il tempo delle guerre, ma quello della collaborazione tra i popoli di diversa cultura. E’ importante ricordare la nostra storia e i valorosi spelongani che parteciparono alla battaglia, per una nuova visione dell’Europa”.
 
“l’Europa unita dovrebbe comprendere anche la Turchia che è di religione islamica – dice il parroco di Spelonga – sappiamo come è difficile unire queste tradizioni, comunque ci riconosciamo in questa società cristiana e nei suoi valori: la dignità e la libertà dell’uomo, il rispetto di tutti i diritti”.
 
La battaglia di Lepanto è uno dei momenti più importanti dell’identità europea, “lo spirito europeo è presente gia del medioevo in virtù di una forte contrapposizione, purtroppo, con il mondo islamico – dice Guido Castelli – è un argomento di questi giorni e non bisogna trattarlo con superficialità”.
 
Si ringraziano tutti i spelongani tra cui Felice, Sesto, il Capitano (Mutando), Dario, Franco, Carlo, Ignazio. La festa a Spelonga non finisce qui, ci sono ancora dei momenti importanti da festeggiare, se impossibilitati per questo agosto, l’appuntamento è per il duemilasette.

16/08/2004





        
  



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