Vince la giostra della Quintana La PIazzarola, seconda Sant’Emidio, terza Porta Solestà, quarta Porta Romana, quinta Porta Maggiore e sesta Porta Tufilla.

 

Porta Maggiore si fa sfuggire la vittoria. All’ultima curva il cavallo perde la direzione e il gioco è fatto. Cinque penalità e centocinquanta i punti decurtati al sestiere verdenero  nella terza tornata. Errori che gli costano la vittoria.

 

A festeggiare è la Piazzarola. Veneri ha saputo dosare le forze nelle tre tornate. Infatti nella prima il cavaliere biancorosso era nel gruppo di testa, dietro Porta Romana e Porta Maggiore che si contendevano il primo posto, ma non sembrava concorrere alla vittoria.

 

Una giostra che ha dato un risultato imprevedibile. È stata avvincente e questo grazie ai cavalieri che sicuramente hanno dato il massimo e si sono allenati duramente durante l’anno. Torniamo alla cronaca.

 

Porta Romana si è persa per strada, bene al primo giro, al secondo la cavalla si infortuna e conclude l’otto in troppo tempo ed è imprecisa al moro. Cambia cavalla (Antilope) e fa il giro più veloce dell’intera giostra con punteggio pieno al moro, ma evidentemente questo non è bastato per la vittoria. Con i sessanta punti pagati per il cambio del cavallo e la penalità di trenta, a conti fatti li avrebbe portati al secondo posto.

 

Giusti di Porta Solestà paga la lentezza della terza tornata. Il cavaliere ha fatto otto centri su nove, ma non si può percorrere l’otto con un tempo pari a cinquantanove secondi per vincere la giostra. Non ha fatto errori e ha dimostrato che le qualità per vincere ce l’ha, sicuramente se riconfermato farà bene nella prossima giostra.

 

“Sant’Emidio facce la grazia”. La preghiera dei sestieranti è stata sentita dal Patrono della città di Ascoli e il sestiere di Sant’Emidio arriva inspiegabilmente al secondo posto. Il sestiere partito male, avanti solo a Tufilla, pian piano si è fatto strada. Melosso ha saputo regalare un sorriso ai figuranti che quest’anno sono rimasti delusi dalle tante vicissitudini, che hanno tormentato il sestiere.

 

Ed ultima Porta Tufilla. Con la chiave della città chiude il corteo. Stendardi inizia male e finisce male. Porta a casa solo cinquecentotrentotto punti ricavati dalla seconda tornata, che non sono pochi, ma l’inesperienza del cavaliere (è alla prima Quintana) non da buoni frutti. Farà meglio sicuramente l’anno prossimo.

 

Per il resto era una bella giornata, alla testa del corteo c’era la delegazione fiorentina. Per quanto riguarda le dame, erano tutte belle. “Le dame sono un po’ come le mamme, sono tutte belle”.