È saltato l’incontro previsto per oggi (venerdì) alle 13 presso il Comune di San Benedetto, dove cinque consiglieri del centrodestra avrebbero dovuto firmare e consegnare al segretario generale Roberto Conti una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Martinelli, insieme all’opposizione di centrosinistra.

 

In alternativa, su iniziativa di Vincenzo Rosini della Lega Nord, si è svolto un incontro in altra sede, con l’opposizione presente al completo (tranne Antimo Di Francesco della Margherita per "motivi familiari"). Dei cinque consiglieri di centrodestra assente Francesco Baiocchi (lista Martinelli) e fugace apparizione di Stefano Nico (AN). Presenti in corpo e spirito, oltre a Rosini, Eldea Angellotti (AN) e Giovanni Chiarini (Gruppo Misto). Quest’ultimo è uscito recentemente dalla maggioranza e afferma di rappresentare un dodicesimo voto certo di sfiducia, oltre agli undici del centrosinistra.

 

Nel corso dell'incontro non sono stati raggiunti accordi precisi. Ago della bilancia, tuttavia, sembra essere in questo momento il comportamento dei due consiglieri di AN. Il partito si riunirà sabato 28 agosto alle 10 per discutere argomenti divergenti: la verifica e la sfiducia. L’idea che il discorso “sfiducia” possa essere usato dal partito “solo” per ottenere finalmente dal sindaco Martinelli l’accoglimento di alcune richieste non sembra verosimile a Nino Capriotti dello SDI: “se anche ottenessero qualcosa per questa via, la maggioranza sarebbe comunque definitivamente in crisi. Credo quindi che la giunta cadrà comunque.”

 

Rosini sintetizza così i contenuti dell’incontro (che Mauro Calvaresi minimizza come “chiacchierata informale”): “c’è il forte intendimento di proseguire sulla strada della sfiducia a Martinelli. Ma per non accedere ad una fase di vuoto amministrativo, riteniamo opportuno tracciare un percorso politico piuttosto che lasciare la città allo sbando. È necessario decidere che prospettiva si vuole dare alla città nel dopo Martinelli. Siamo consapevoli di riconsegnare la città alla sinistra con due anni di anticipo.”

 

Il coordinatore comunale dell’Ulivo e capogruppo dei DS Giovanni Gaspari: “stiamo lavorando per creare le condizioni perché Martinelli vada a casa il prima possibile. Auspichiamo che i cinque consiglieri si assumano l’onere, ma anche l’onore di una sfiducia nei suoi confronti, affinché i due schieramenti si possano ripresentare ai cittadini con il proprio programma e la propria idea di sviluppo della città. Tutta la maggioranza è consapevole della inadeguatezza del sindaco. Il problema è che forse solo una parte riuscirà a metterlo per iscritto. Se ciò dovesse accadere noi ne prenderemo atto. Per il bene della città e anche dei partiti del centrodestra. Ormai solo la paura e l’inconsapevolezza politica potrebbero indurli a continuare. Una situazione che mi fa venire in mente Il giocatore di Dostoevskij: i partiti del centrodestra, come un giocatore d’azzardo, devono trovare il coraggio di dire che hanno sbagliato e interrompere la partita per evitare danni maggiori.”

 

Sulla data in cui la mozione verrebbe eventualmente consegnata al segretario generale del Comune (per motivi sia personali sia politici la prima data utile è lunedì 6 settembre) Rosini si limita ad un “non mettiamo limiti alla provvidenza”. Ma conclude: “abbiamo bisogno di garanzie, affinché non si ripresenti un governo Perazzoli ultima maniera, che governava male quanto governa male Martinelli. Dopo quest’ultima settimana di agosto faremo un calendario di incontri con i consiglieri di centrodestra che aderiscono a questa iniziativa e con i partiti dell’opposizione.”