“Se ancora non è chiaro a qualcuno, in fin dei conti, non è la testa di Sestri che interessa a costoro [consiglieri e partiti di maggioranza] ma quella del Sindaco.” Anche l’esponente dell’UDEUR Alceo Spinozzi interviene a proposito del confronto politico in corso.

 

Spinozzi ritiene che i partiti di maggioranza intendano “limitare l’autonomia del Sindaco alla mera funzione di burocrate, di indurlo, cioè, ad accettare un ruolo meramente passivo per non farlo incidere minimamente nei programmi e nelle attività da svolgere.” In questa ottica Spinozzi “legge” la richiesta di ritirare la delega a Sestri: “la revoca delle deleghe a Sestri rappresenterebbe di fatto una resa incondizionata, una sorta di esilio interno, una sconfitta della sua dignità.”

 

Quanto alla sostituzione di Pompei, Spinozzi parla di “segni di risveglio avendo provveduto, con una botta d’orgoglio, a ritirare le deleghe . ….. non a Sestri ma al vice coordinatore comunale di Forza Italia Pompei che, obiettivamente, aveva tirato troppo la corda con i suoi modi inurbani di porsi nei riguardi del primo cittadino. E’ un segnale forte che fa capire come la partita che si sta giocando non risparmierà nessun colpo mortale.”

Infine la via di uscita: “appare inevitabile approdare ad una uscita di scena dignitosa per tutti, una soluzione onorevole che possa evitare inutili spargimenti di sangue, dannosi soprattutto per la collettività abituata, da qualche anno, a non criticare più le opere realizzate, ma a biasimare l’operato di chi dovrebbe amministrare.”