Presentato il Piano annuale 2004 delle Politiche attive del Lavoro che destina 32 milioni
| ANCONA - Mille lavoratori usufruiscono dei benefici dellaccordo per il calzaturiero. Un ulteriore premio dalla UE per le Marche: 2 milioni di euro per riorganizzare il settore calzature e pelletterie.
Nellillustrare il Piano annuale delle Politiche attive del Lavoro, lassessore ha tenuto a sottolineare la mole di risorse che saranno impegnate e gestite direttamente dalla Regione: oltre 32 milioni di euro, di cui la gran parte (18 milioni e 700 mila euro) dal Fondo Sociale Europeo (FSE) che comprende una programmazione finanziaria complessiva per le Marche di 51 milioni di euro, dei quali altri 32 trasferiti alle Province.
Immettiamo così a favore delle Politiche attive del lavoro, circa 100 miliardi delle vecchie lire. E per fortuna cè lEuropa ha ironizzato Ascoli- che ci permette di progettare e attuare interventi strategici e di offrire così alla collettività la garanzia di un piano concertato del Lavoro che ha ricevuto il parere favorevole unanime delle forze sociali e di cui siamo soddisfatti e convinti.
Rispetto allo scorso anno è un Piano più condensato nelle linee strategiche ed è il frutto di studi, ricerche e seminari che ci hanno permesso di focalizzare con maggiore attenzione sia gli obiettivi, sia le nuove esigenze del mercato del lavoro". Il Piano annuale, infatti, si concentra in un decalogo di priorità che al primo punto prevede il potenziamento e la massima qualificazione dei servizi pubblici per limpiego (13 in tutte le Marche).
Una linea strategica declinata anche sulle finalità della nuova legge regionale sul mercato del lavoro ( la prima proposta di legge di una regione italiana dopo la Legge 30, cosiddetta Legge Biagi), approvata ieri dallesecutivo regionale, che sarà portata allesame in aula ad ottobre per essere, con tutta probabilità, approvata entro la fine dellanno.
Le altre priorità del Piano riguardano la promozione e la valorizzazione dellapprendistato, una maggiore intensità di azioni per linserimento dei giovani con medio-alto livello di istruzione nel mercato del lavoro (a cui è destinata la fetta più ampia dei fondi disponibili, 9 milioni e 782 mila euro). Altro punto fondamentale del Piano sarà la riduzione della precarietà del lavoro femminile e laumento della buona occupazione.
Inoltre, ulteriori interventi riguardano linserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, dei disabili e lintegrazione degli immigrati nel mercato del lavoro. I tre ultimi punti delle dieci priorità si riferiscono alle nuove esigenze del mercato del lavoro: individuare nuovi strumenti per affrontare le crisi aziendali di settore e di territorio; promuovere la formazione continua nel pubblico e nel privato, anche attuando un sistema di certificazione delle competenze e favorire il ricambio generazionale alla guida delle nostre piccole e medie imprese.
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04/08/2004
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