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Commercio, realizzazione di progetti pilota tra Comuni e piccole e medie imprese

| ANCONA - Approvato un bando per la concessione dei contributi che ammontano a 500 mila euro.

Un nuovo strumento, agile ed efficace, per rilanciare il commercio nei centri storici: il “centro commerciale naturale”,  dove “naturale” si oppone ad “artificiale”, cioè a luogo artificialmente costruito e pensato per il commercio, ma privo di storia. Se ne è parlato anche recentemente a Pesaro, in un convegno tenutosi a giugno, dove si sono confrontate le posizioni delle diverse categorie e analizzate le potenzialità di questo strumento adottato con successo solo da alcune regioni italiane, come ad esempio la Toscana.
 
Ora la giunta regionale, dando seguito anche alle indicazioni emerse dal convegno, nell’ultima seduta prima della pausa estiva, ha stabilito i criteri e le modalità per accedere ai contributi destinati alla realizzazione di progetti pilota integrati tra i Comuni e le piccole e medie imprese dei centri storici cittadini per promuovere e sviluppare i “Centri commerciali naturali”. Sono stati stanziati 500 mila euro destinati a rivitalizzare i centri storici di considerevole valore socio-culturale, architettonico e ambientale, attraverso iniziative che promuovano l’aggregazione di piccoli operatori del commercio, turismo, artigianato e servizi ubicati in aree omogenee perché adottino politiche di sviluppo comuni.
 
“Non vi è dubbio – ha spiegato l’assessore regionale al commercio, Marcello Secchiaroli – che da qualche anno i luoghi tradizionali del commercio stanno vivendo una dura competizione con i  centri della grande distribuzione. Per questo occorre dare nuova energia  ai settori tradizionali e proporre alternative che possano rappresentare una risposta alla progressiva desertificazione del piccolo commercio. Il  “centro commerciale naturale”,  dunque, può diventare strategico perché è in grado di coinvolgere soggetti pubblici e privati, sfruttando al meglio le potenzialità dei contesti urbani e annullando così lo svantaggio competitivo".
 
“ I negozi rimangono gli stessi – ha evidenziato l’assessore-  il territorio non subisce clamorose trasformazioni, né vengono costruite nuove strutture: la differenza sta tutta nel come ci si muove e ci si organizza insieme,  per creare un ambiente confortevole nel cuore della città.  Si potrebbe dire allora che il “centro commerciale naturale” può diventare uno stile di vita e un indice importante della qualità di vita che caratterizza le nostre città marchigiane e potrà rappresentare in futuro un “tutore” della vivibilità dei centri storici,  sia dal punto di vista sociale che ambientale- urbanistico”.  

Il bando approvato stabilisce che i soggetti beneficiari dei contributi siano i Comuni e le piccole e medie imprese del commercio, turismo, artigianato e servizi, coordinate dai centri di assistenza tecnica autorizzati dalla Regione Marche. Gli interventi ammissibili al finanziamento sono quelli che promuovono interventi di valorizzazione della qualità architettonica dell’abitato, restauro , risanamento e ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente,  pubblico e privato, destinato al commercio in sede fissa, somministrazione di alimenti e bevande, ricettività turistica, ristorazione, produzione e vendita di prodotti tipici e dell’artigianato locale.

Inoltre saranno ammessi a finanziamento gli interventi relativi alla cura e alla valorizzazione dell’immagine dell’abitato, arredo urbano e adeguamento di strutture destinate ad ospitare eventi e manifestazioni. Gli interventi,  che dovranno coinvolgere minimo dieci imprese, sono di diverso tipo. Per i Comuni: dall’arredo urbano alla sistemazione viaria, illuminazione pubblica ecc; per le PMI: dal rifacimento di facciate, alla sistemazione di vetrine, illuminazione esterna, attività promozionali, marketing ecc.

L’aiuto finanziario consiste in un contributo a fondo perduto nella misura massima del 40% del costo complessivo del progetto pilota che non può essere superiore a 250mila euro. Le domande di ammissione al contributo vanno inviate dai Comuni,  entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando sul Bollettino ufficiale della Regione Marche,  al Servizio Attività ittiche, Commercio e Tutela consumatore, Caccia e Pesca sportiva – Via Tiziano 44 60125 Ancona.

07/08/2004





        
  



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