Il passato, la memoria, la tolleranza, l’amicizia, il pacifismo, la splendida eco degli indimenticabili anni settanta, tutto questo e molto altro è stato “Summer of love”, l’evento musicale dell’estate rivierasca a San Benedetto, proposto da Peppe Capriotti e Tonino Camiscioni allo chalet “da Luigi”.

 

La kermesse musicale, presentata da Luana Bondi Ciuti, dal giornalista Remo Croci e dallo stesso Tonino Camicioni è andata avanti fino alle 4 del mattino, con la luna già alta nel cielo.

La serata è cominciata, come da scaletta, con il gruppo dei Dennis & The Jets dei fratelli Flagiello, che hanno suonato in trasmissioni televisive cult con Renzo Arbore. Sassofonista del gruppo è il sambenedettese Roberto Buoni, che in prima formazione faceva parte dei gruppi locali della nostra città. Durante l’esibizione del gruppo è entrato nella formazione il trombonista Lito Fontana, anche lui di origini sambenedettesi.

 

L’esibizione dei gruppi era intervallata dalle scelte di alcuni famosi Dj, Gianni Schiuma, Fabio Eleuteri, Tonino Mauro, Lino Emiliani e primo fra tutti il giornalista e critico musicale Paolo De Bernardin che ha ricordato un episodio durante la sua esperienza presso la libreria “La Bibliofila” di Mimmo Minuto: “Un rappresentante di dischi mi propose un’offerta per l’acquisto di venti dischi di Patti Smith. Io ne chiesi centoventi perché ritenevo che fosse un’artista eccezionale e lui sorpreso del fatto che in tutti i negozi di Marche e Abruzzo ne avesse vendute solo cento copie, me ne mandò solo ottanta. Non solo le copie furono vendute tutte ma dovetti richiedere le copie mancanti”.

 

Paolo De Bernardin lavorava anche come Dj alla discoteca “Snoopy” di Zona Ascolani. “A mezzanotte in punto mettevo sul piatto questo disco”, ha detto al microfono allo scoccare del nuovo giorno, e le struggenti note di “A whiter shade of pale” dei Procol Harum, pezzo epocale uscito nella fatale Summer of Love  di San Francisco del 1967, hanno commosso il pubblico dello chalet.

 

I primi sul palco sono stati le “Tenie”, gruppo di Porto d’Ascoli formato da Tiberio Perozzi e Nazzareno Maranci che hanno iniziato con una versione melodica di Lady Jane dei Rolling Stones, poi i Rubacuori di Nazareno Luciani e Gigi Santori, quindi l’Era del Pop dei fratelli Di Battista, Pasquale Rosetti e Ovidio Gringoli.

 

Commovente è stato il ricordo di Arduino Vagnoni, fondatore di “Quelli con gli occhiali” che ha visto la presenza sul palco del bassista Mauro Calvaresi, consigliere comunale ed ex vicesindaco della giunta Perazzoli e Massimo Romano.

 

Arduino Vagnoni è stato ricordato con alcune diapositive proiettate sul maxi schermo, che già aveva mostrato le vecchie immagini di tutti i gruppi, e una registrazione di un brano che Vagnoni suonò a Radio 102 durante una trasmissione di Paolo De Bernardin.

 

Presente alla serata il giornalista e critico musicale Peppe Videtti, anche lui sambenedettese di nascita, importante firma del quotidiano “la Repubblica”.

E intanto sul palco continuavano a darsi il cambio i gruppi. Attesissimi i “Leaders”, di “scialotto e scialottino”, alias Gianni e Pasquale Bergamaschi, Tony Porzio alla voce, Paolo Rossi e il maestro Ferruccio Premici.

 

Al rush finale, si era già arrivati alle due di notte, hanno partecipato i “Tony & Tony” con Tonino Mauro e Tonino Camiscioni, poi i “F 104” con i fratelli Charly e Tommy ovvero Carletto e Tommaso Perozzi e il Banco dei Pegni, alla batteria Lilly Tommasini, Agrelio Marozzi, Peppe Troli, Domenico Caselli “Ringo” e i fratelli Di Battista.  

 

Gran finale con tutti i musicisti che hanno intonato Hey Jude dei Beatles e Immagine di John Lennon, con l’augurio di un mondo di pace.