Serata storica all’interna della fortezza di Acquaviva che incontra tra gli oltre 530 “viaggiatori del tempo” anche alcuni personaggi di rilievo locali, ai quali abbiamo chiesto l’andamento della stagione turistica oltre alla cosiddetta “Guerra dei decibel”.

 

Raniero Isopi, presidente Consorzio turistico del Piceno, alla nostra domanda sulla questione del turismo in discesa ci parla di:”Falso problema, in quanto se si ascolta le informazioni nazionali su questo problema ci rendiamo conto che non riguarda solo le Marche ma tutti.

 

L’economia si è fermata, le persone non fanno più vacanze lunghe un mese, ne 15 giorni né una settimana, ora preferiscono i week end.

 

Del resto l’aumento dei prezzi è evidente e non si può “spremere” il turista fino all’osso.

 

La gente si rifugia sempre di più negli agriturismi, che all’inizio venivano incentivati dallo stato per incrementare le attività agricole, dovevano offrire ospitalità e un pasto frugale ora invece sono diventati dei veri e propri alberghi con tanto di servizi e comfort. Molti in questo modo rischiano di andare contro la legge!”

 

Per ciò che riguarda la questione decibel…:” Io invito gli amici della costa a lavorare insieme. Il pacchetto turistico che è solo sole e mare è un pacchetto perdente. Bisogna offrire al turista anche ambienti naturalistici che sono invidiabilissimi! Ripercorrere posti dell’entroterra significa ripercorrere le strutture abitative dell’uomo, con tutta la sua storia antropologica.

 

Questa insieme al mare è una strategia vincente.

 

Il problema decibel va affrontato come sta facendo il Sindaco. Riallacciandomi al discorso di prima ai giovani non bisogna offrire un solo polo di scelta rappresentato dagli stabilimenti-discoteche sambenedettesi che oltretutto non si adeguano per norme e attrezzature alla legge” – conclude Isopi.

 

Sandro Donati ha una linea meno dura nei confronti dello stesso problema che non sente di paragonare ad altre realtà simili come Rimini e Riccione. Gia promotore di iniziative in passato di divertimento giovanile come la discoteca in fortezza, per il problema decibel dovette abbandonare questa linea.

Per quanto riguarda il calo del turismo anche lui vede nell’euro una delle possibili cause.

 

“Non ho visto i dati reali, ma i cittadini che frequentano mare e collina e conoscono l’ambiente sentono la diminuzione”, conclude Donati.

 

Insomma un’estate che volge sempre più al termine con molti problemi determinati da fattori sia economici che ambientali che di relazioni sociali organizzative di settore.