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Grande successo per "Il Flaminio" di Pergolesi

| JESI - Al convegno il musicologo Degrada ha annunciato la ricomparsa di due autografi del maestro jesino.

Grande successo di pubblico e di critica proveniente dall’Italia e dall’estero per la rilettura del Flaminio di Giovan Battista Pergolesi con l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone e la regia del polacco Michal Znaniecki. E’ piaciuta sia la regia che l’esecuzione musicale: applausi per tutti, a scena aperta, per le voci Giovanni Botta (Polidoro), Anna Bonitatibus (Flaminio), Sonia Prina (Giustina), Roberta Invernizzi (Agata), Angela Bonfitto (Ferdinando), Laura Cherici (Checca), Filippo Morace (Vastiano). La replica è in programma per domani domenica 12 settembre alle ore 21 al Teatro-Studio San Floriano.
 
In apertura del convegno internazionale di studi su Pergolesi e la Napoli del suo tempo: nuove acquisizioni e nuove prospettive di ricerca (presso la Fondazione Colocci a Jesi, 11-12 settembre), il professore Francesco Degrada ha annunciato la ricomparsa di due autografi già ritenuti perduti di Pergolesi, Il grande salmo Dixit Dominus nonché un frammento pure autografo di una grande composizione in onore della Vergine, pure creduta perduta. I due autografi sono attualmente conservati presso la biblioteca di musica del conservatorio ‘G. Verdi’ di Milano. Inoltre il restauro di un ritratto pergolesiano conservato presso la quadreria del conservatorio di musica ‘S. Pietro a Majella’ di Napoli, attribuito al Vaccaro porterebbe ad escludere, a parere di Degrada, che possa essere un ritratto di Pergolesi: infatti dal restauro è emerso che l’unico elemento che poteva legare il ritratto all’ambiente musicale - un mazzo di carte da musica che il giovane nel quadro stringeva con la mano sinistra - si è rivelato essere una aggiunta ottocentesca, pertanto il giovane ritratto  è probabilmente un personaggio dell’aristocrazia che non ha nulla a che fare con Pergolesi. La conclusione è che gli unici due ritratti di Pergolesi sono le due caricature di Pier Leone Ghezzi conservati rispettivamente presso il British Museum e la Biblioteca Apostolica Vaticana.
 
Chiude in positivo la quarta edizione del Festival Pergolesi Spontini, che si è aperto sabato 4 settembre con le inedite variazioni jazzistiche su Pergolesi di Uri Caine e il suo Ensemble. Tra i più attesi appuntamenti del festival, grande successo anche per l’allestimento di Henning Brockhaus di Serva padrona di Pergolesi e Le devin du village di Rousseau a Villa Salvati, il concerto del violoncellista compositore Giovanni Sollima e la serata alle cantine medievali di San Marcello con l’Antonello Paliotti Quartet.
 

11/09/2004





        
  



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