“Umiliazione dei partiti del centrodestra”, “prova di forza del sindaco”: è pressoché unanime l’analisi dell’opposizione di centrosinistra alla conclusione della verifica di giunta annunciata questa mattina dal sindaco di San Benedetto Martinelli.

 

Secondo il capogruppo della Margherita Antimo Di Francesco “ormai c’è poca fiducia nei confronti di questa amministrazione. L’auspicio è che questa verifica porti stabilità, perché la comunità è esausta di questa gestione politico-amministrativa, caratterizzata da forti movimenti tellurici sin dal giorno dell’insediamento. L’auspicio è che si torni a fare politica. È ciò che manca da tre anni e mezzo a San Benedetto.”

 

Per il capogruppo dello Sdi Nino Capriotti “si tratta di una prova di forza del sindaco nei confronti dei partiti. La situazione rimane instabile. Il consiglio comunale è sempre più frammentato e controllarlo è sempre più difficile. Io non penso che questa maggioranza di centrodestra possa fare ancora molta strada. Il problema più grande è che ad esserne penalizzata è la città, perché non c’è un progetto di sviluppo e per l’economia. Si perdono posti di lavoro, mancano strategie. Per sapere cosa accadrà da qui in avanti ci vorrebbe la sfera di cristallo. Ogni volta che andiamo in consiglio non abbiamo nemmeno la certezza che il consiglio si tenga.”

 

Il capogruppo dei DS Giovanni Gaspari parla di “umiliazione dei partiti di centrodestra” e chiede loro di sfiduciare Martinelli: “mi sembra l’ennesima presa in giro per la città, dice Gaspari, e una ulteriore umiliazione dei partiti. Il sindaco prosegue in quello che sembra il suo unico mandato: annientare i partiti del centrodestra. La verifica è iniziata dopo le elezioni provinciali e la sonora batosta della Casa delle Libertà e del suo candidato Scaltritti. Dall’esterno possiamo dedurre che tramite la verifica il sindaco si è preso gioco di tutti i partiti del centrodestra. Se questi ultimi hanno un minimo di sale in zucca dovrebbero sapere cosa fare. Dovrebbero mandare a casa Martinelli.”

 

Infine Vincenzo Rosini, capogruppo della Lega Nord: “quello che mi colpisce di più è che Martinelli, dopo essersi distinto per aver vampirizzato il centrodestra, oggi ha l’ardire di prenderlo per il naso diventando donatore di sangue. La maggioranza lo sostiene per interesse. Quanto possa durare un consorzio del genere, che non si basa sulla spinta ideale è molto incerto. Non vedo come possa andare avanti, e non capisco come sia andato avanti fino ad oggi.”