Un progetto comunitario per la prevenzione dai rischi sismici
| L'Umbria comune capofila del progetto "Sisma".
di Alberto Premici
Si chiama "Sisma" il progetto che ha come scopo la ricerca e la prevenzione dei rischi derivanti dai terremoti, eventi che negli ulimi 60 anni hanno con una preoccupante cadenza, colpito più o meno violentemente il centro della penisola.
Lo studio sarà particolarmente scrupoloso al fine di cercare soluzioni per i centri storici, numerosissimi e ricchi di storia e monumenti ma con impianti urbanistici medioevali, problema questo limitativo per quanto riguarda l'organizzazione di rapide evacuazioni della popolazione colpita.
A Perugia si è svolto un incontro programmatico con le altre realtà coinvolte al progetto quali Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, la Grecia (Atene, Peloponnesso ed il Comune di Homeroupolis), la Slovenia e la Slovacchia. A ciascuno dei partners verranno affidati settori di ricerca e monitoraggio del territorio, al fine di conoscerne ogni nozione geotecnica, urbanistica e lo stato attuale della prevenzione sismica. I risultati di questo lavoro d'equipe, dopo la conclusione del periodo di analisi, previsto per la fine del 2006, verranno resi noti un un apposito convengno promosso dalla Regione Umbria e dal quale scaturiranno le linee guida per una nuova metodologia di prevenzione, soluzione e riduzione dei danni prodotti da eventi sismici di rilievo.
L'Umbria stessa sembra non uscire dall'incubo di nuovi eventi tellurici; proprio di recente, il 22 giugno 2004, alle 14.17 la terra ha tremato di nuovo, coinvolgendo parte di Toscana e Marche. La scossa è stata del VI grado della scala Mercalli, con magnitudo 4,2 Richter, localizzata tra Umbertide, Montone, Pietralunga e Gubbio.
Molte le zone continuamente a rischio nella nostra regione in particolare nell' ascolano, l'alto pesarese ed anconetanto, soprattutto nelle fasce di media ed alta collina. Solo attraverso lo studio combitato delle cause, degli effetti e della statistica, potranno essere predisposti piani di intervento limitativi dei danni alle abitazioni ed organizzare un efficente sistema di emergenza e soccorso in sinergia con la Protezione Civile.
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14/09/2004
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