La produzione vitivinicola marchigiana tornerà sopra il milione di ettolitri. Dopo la rovinosa stagione dello scorso anno, quando gelate e siccità portarono ai minimi storici, la vendemmia 2004 dovrebbe riempire le botti con circa 1.300mila ettolitri di vino, con un aumento del 20%.

“Nei vigneti i grappoli si presentano in ottimo stato – spiega l’enologo Alberto Mazzoni, presidente dell’Istituto Marchigiano di Tutela – e, nonostante tra luglio e agosto non sia piovuto, l’invernata e la primavera hanno dato alle piante una dotazione idrica sufficiente per affrontare senza troppi problemi il periodo estivo. Attualmente la condizione meteorologica calda e ventilata assicura un ottimo stato sanitario delle bacche, anche se pare aver ridotto di poco il peso medio grappolo.

Come accaduto in passato, è comunque sufficiente anche una piccola precipitazione per far tornare tutto a posto”. Anche la resa uva/vino dovrebbe inoltre rientrare nella norma. “Una buona notizia, specie se si pensa a quanto accaduto nel 2003 – commenta il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi -, senza dimenticare che il patrimonio vitivinicolo si è ora arricchito di tre nuove denominazioni come i Terreni di San Severino, la Vernaccia di Serrapetrona e il Conero. Sarebbe dunque importante partire col piede giusto e assicurare una buona produzione, mettendosi poi in moto per promuovere il ‘made in Marche’ su tutti i mercati. E’ finito il tempo in cui gran parte del nostro vino partiva nelle cisterne per rinforzare le produzioni altrui”. In linea con gli ultimi anni, la vendemmia 2004 dovrebbe essere posticipata di circa 3-4 settimane per tutti i vitigni coltivati.

E la qualità? “Ad oggi dovremmo avere un prodotto medio discreto – risponde ancora Mazzoni – ma per alcune produzioni avremo anche punte di ottimo”.