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Cannella: “necessario un distretto industriale delle risorse alternative rinnovabili”

Ascoli Piceno | Intervento del consigliere comunale di Rifondazione Comunista di Ascoli Piceno a proposito della crisi economica provinciale

di Carlo Cannella*

È sempre più evidente una crisi del sistema delle imprese nella provincia di Ascoli. Una recente indagine della CGIL ha evidenziato in maniera drammatica questa realtà: sono ben 118 le aziende in difficoltà, alcune in procinto di chiudere. Nel contempo l'occupazione decresce in maniera vertiginosa, e là dove resiste deve far ricorso sempre più massicciamente al lavoro temporaneo e al precariato. Cosa fare?
 
È opinione diffusa che la politica non abbia il diritto di interferire con le regole del Mercato, e che in generale debba limitarsi a garantire che dette regole siano uguali per tutti. Sono invece del parere che un Mercato "liberato" dagli orientamenti di senso e dalle regole del controllo politico sia come un fiume in piena che trascina nel suo corso le sue stesse sponde, e che in situazioni di profonda crisi come quella attuale il potere politico debba farsi carico di precise responsabilità.
 
D'altro canto sappiamo come hanno reagito le imprese locali di fronte ai problemi e alle difficoltà posti dalla globalizzazione. Alcune non hanno retto alla concorrenza e hanno chiuso i battenti.
Altre, piuttosto che ottimizzare i loro sistemi di produzione basandosi sulla qualità e sull'innovazione tecnologica, hanno preferito delocalizzare gli impianti e sfruttare le opportunità offerte dal basso costo del lavoro. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una spoliazione pressoché continua dell'impianto produttivo territoriale e lo svilimento della stessa concezione del lavoro, che via via sta perdendo il suo valore sociale di emancipazione dell'uomo dai bisogni naturali per ridursi a mero strumento di arricchimento per pochi.
 
Penso perciò che sia urgente e necessario cambiare lo stesso modello di impresa che ha fin qui caratterizzato l'economia del Piceno. E poiché i nostri imprenditori sembrano incapaci di pensare il nuovo, di cogliere l'essenziale, di agire tempestivamente, di orientare i propri sforzi verso l'innovazione e il futuro, intervenire politicamente per costruire questo nuovo modello.

L'idea è: un distretto industriale delle risorse alternative rinnovabili.
 
Cosa sono le energie rinnovabili? In linea generale sono quelle fonti di energia virtualmente inesauribili: l'energia solare, l'idroelettrica, lo sfruttamento del vento, la geotermia e le biomasse, incluse l'energia da rifiuti e da biogas. Ampliare il numero di impianti capaci di produrre energia in questo modo è un obiettivo che si è dato anche la UE. La direttiva 2001/77 ha fissato infatti per il breve termine un obiettivo importante: la copertura del 22% del fabbisogno con fonti rinnovabili.

E' una prospettiva pressoché obbligata, poiché il petrolio è ormai in via di esaurimento, il nucleare pone il grave problema delle scorie da smaltire, e il carbone inquina troppo. Per raggiungere gli obiettivi posti dall'Unione europea l'Italia dovrebbe aumentare almeno del 10% la sua produzione da fonti rinnovabili entro il 2010. L'occasione di costruire un vero e proprio distretto delle energie alternative rinnovabili dipende dunque dalla capacità politica di offrire ai gruppi industriali interessati l'opportunità di dirigere i propri investimenti nel Piceno.

Sappiamo che l'Enel ha in programma di investire un miliardo di euro da qui al 2008. Edison, primo produttore privato, ottiene già l'11% della sua produzione totale da fonti rinnovabili. Actelios, società del gruppo Falk, ha recentemente deciso di vendere una sua quota in Aereoporti di Roma per investire il ricavato (110 milioni di euro) nell'energia eolica. Enertad investirà 434 milioni in centrali eoliche entro il 2007.
 
Un progetto serio e qualificato, supportato da un polo universitario indirizzato alla ricerca scientifica sulle fonti rinnovabili, garantirebbe vaste prospettive occupazionali e un vantaggio non indifferente nella incessante corsa verso un nuovo mondo possibile.

* consigliere comunale di Rifondazione Comunista di Ascoli Piceno

15/09/2004





        
  



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