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“Bassissimo Impero”

San Benedetto del Tronto | Nuova richiesta di dimissioni al sindaco Martinelli da parte del leghista Rosini

di Vincenzo Rosini*

Mi sono spesso chiesto del perché, più che a Suppiluliumas, contemporaneo del più famoso ma non più potente Tutankhamon, noto il primo per aver adottato nel XIV secolo a.C. la politica del “dividi et impera” contro gli avversari, il sindaco Martinelli - adottando lo stesso stratagemma - assomiglia non al grande Re ittita ma ad una “lame duck” (testualmente: “papera zoppa”), e del perché Egli ha portato la coalizione di centrodestra a collezionare solo cocenti disfatte.

Ebbene, la soluzione mi è balenata in mente solo dopo l’inarrestabile mitosi paraneoplastica di FI: Martinelli, sconcertante interprete dell’arte nobile, ha sì adottato la tecnica del “dividi et impera” … ma ha cambiato bersaglio! Non contro gli avversari del centrosinistra ha colpito … ma contro i suoi stessi alleati!

Le conseguenze della condotta fedifraga del Sindaco sono sotto gli occhi di tutti:

- la Lista Martinelli è praticamente deflagrata, dando vita alla Lega Nord, Partito Repubblicano (insieme a FI), Partito Socialdemocratico e Nuovo Partito Socialista;

- Forza Italia che a tutti gli effetti dovrebbe qui nomarsi Forza India (per via della inarrestabile moria dei nove … piccoli indiani);

- l’UDC, che ha visto la dimissione in blocco dei quadri cittadini.

Cos’altro ci attende? E la città? I nostri concittadini?

La “lame-duckery” (“paperozoppia”), che può essere a tutti gli effetti attribuita al Sindaco Martinelli, anche se Egli non è al termine del secondo mandato, descrive perfettamente la debolezza determinata dalla dissolvenza di tutte le espressioni, partitiche e civiche, che Lo hanno portato trionfante alla storica vittoria elettorale del 2001.

Le forze politiche che hanno portato il Sindaco alla vittoria sono “i coglitori” incaricati dal popolo per attuare i cambiamenti concordati in epoca elettorali. Il Sindaco con il Suo agire ha disintegrato la struttura stessa della macchina politico-amministrativa deputata di mandare ad effetto il programma che, per questo, non può essere realizzato.

Non solo la “dolce mela che su alto ramo rosseggia, alta sul più alto” [Quasimodo, Quale dolce mela, ndr], ossia la variante generale al Piano Regolatore, verrà dimenticata dai coglitori ormai stremati, ma invano tenteranno questi di raggiungere anche le mele sui rami più bassi.

Considerato, dunque, che il Sindaco ci ha praticamente rotto “i coglitori”, non sarebbe il caso che si dimettesse, risparmiando alla Città ulteriore sofferenza?

*capogruppo Lega Nord al Comune di San Benedetto del Tronto

16/09/2004





        
  



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